Innovazione del Giappone

All'inizio degli anni Novanta  tre scienziati giapponesi - Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura - iniziarono una sorta di rivoluzione  quando riuscirono a produrre luce a Led blu dai loro semiconduttori. La luce blu ha una lunghezza d'onda molto corta e quindi produce una quantità maggiore di energia e un Led blu è un modo efficiente per generare luce blu. Oggi ci siamo abituati perché i Led a luce blu sono  utilizzati come spie luminose in dispositivi elettronici di largo consumo, dai  carrelli elevatori industriali, agli allarmi e alle telecamere, fino alla lucina del nostro pc o della nostra Tv. A noi forse non sembra una grande invenzione eppure  Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura vennero insigniti nel 2014 del Premio Nobel per la fisica e il loro lavoro fu descritto come una rivoluzione. Spesso l’innovazione tecnologica, quella che ci ha cambiato la vita dal cellulare alle lavatrici intelligenti, passa per apparentemente piccole cose che poi però danno lavoro a grandi industrie e a un enorme numero di persone. I giapponesi ci hanno abituati a essere tra i protagonisti di queste rivoluzioni recenti. E non si sono certo fatti scoraggiare adesso dal Covid-19.

Nonostante la grande capacità creativa il Giappone ha subito un rallentamento a partire dalla crisi finanziaria asiatica della fine del secolo scorso che per un lungo periodo lo ha travolto facendogli perdere gran parte della sua supremazia in una corsa dove si sono affacciati coreani e cinesi ma – in Asia – anche Singapore e Malaysia. Inoltre il Giappone ha una popolazione in calo con un invecchiamento che preoccupa la leadership. Ma anziché rinunciare alla sua vocazione innovativa e alla capacità di produrre con grandi numeri, Tokio ha deciso di investire sempre di più sia sull’innovazione tecnologica, sia sulla dimostrazione che l’innovazione non passa solo da “piccole cose”: del resto, il pc che abbiamo davanti è un’evoluzione della prima azienda che riuscì a produrlo come merce di massa, la giapponese Toshiba. E ricordate l’Hikari, il primo treno proiettile lanciato nel 1964 per collegare Tokio e Osaka in sole 4 ore? Oggi quel tempo è sceso a 2 e Tokio promette che presto si ridurrà a una sola ora…

Secondo il governo nipponico infine,  il Giappone sarà in grado di dimostrare che è possibile crescere attraverso l'innovazione anche quando la popolazione diminuisce. Il portale governativo japan.go.jp/technology/innovation/ sostiene che il Paese del Sol levante si sta rapidamente spostando verso la "Società 5.0... un  nuova società ultra-intelligente, dove tutte le cose saranno collegate attraverso la tecnologia Internet of Things  e tutte le tecnologie saranno integrate, migliorando notevolmente la qualità della vita”. Il governo “sta facendo tutto il possibile per incoraggiare vari attori, tra cui start-up e "gemme nascoste" tra le piccole e medie imprese, per proporre idee nuove di zecca e innovative, per fornire soluzioni al mondo”. Gli esempi di questo nuova visione sono numerosi:  una società giapponese ha sviluppato un veicolo per la mobilità personale che consentirà  alle persone di muoversi liberamente entro un raggio di un miglio, un nuovo strumento  che supera il fatto che solitamente si pensa a ridurre grandi distanze e raramente alle necessità di spostamento di un chilometro o due.  Dotato di tecnologia avanzata e intuitiva, il veicolo è anche sorprendentemente conveniente.

Japan Innovation Network (JIN) è invece un acceleratore per le grandi e medie imprese per stimolare l'innovazione nelle aziende e superare la convinzione diffusa che "le grandi aziende non possono essere innovative": il secondo luogo comune che Tokio vuole farci dimenticare  (https://ji-network.org/en/?lang=en).  JIN è stata costituita nel 2013 dal "Comitato per la ricerca sulle frontiere delle risorse umane" del Ministero dell'economia, del commercio e dell'industria (METI) per attuare la scoperta chiave della necessità di una "gestione a due livelli", l'approccio sistematico per gestire la creatività e la produttività in parallelo. L’obiettivo è ambizioso:  creare 100 aziende innovative in Giappone e trasformare il Giappone in una "Nazione dell'Innovazione”. Come? Attraverso tre approcci. 1 Innovation Management: un  Comitato Innovation 100  composto esclusivamente da amministratori delegati. L'idea è che l'innovazione non deriva solo da individui speciali ma è un problema di gestione e che qualsiasi grande organizzazione può creare innovazione con il giusto approccio sistematico. 2 Innovation Projects: per accelerare i progetti di innovazione con una gestione all'avanguardia continuamente aggiornata 3 Innovation Platform:  più piattaforme di innovazione aperte in collaborazione con partner  globali su  opportunità di innovazione e soluzioni di business.