Attenzione al lockdown / I problemi dell’Africa

Cos’è l’European Centre for Disease Prevention and Control

Nel suo briefing quotidiano con la stampa del 22 aprile, il responsabile dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus ha messo in guardia la comunità internazionale su una malattia che "sarà con noi per molto tempo" e ha  avvertito delle tendenze al rialzo nei casi di Covid-19 in Africa, Europa orientale, America centrale e Sud America. Un’affrettata revoca  dei blocchi – aggiunge inoltre  l’Oms -   potrebbe causare una "riaccensione" delle infezioni. (https://www.bbc.com/news/world-52386386).

E’ il tema del giorno, quello che – dagli Stati Uniti all’Italia, dal Brasile alla Svezia - fa più discutere un pianeta che si è ritrovato impreparato davanti a una pandemia così virulenta e in un mondo che oggi non può più accettare che si muoia senza prendere contromisure. Il giorno seguente, il 23 aprile,  l’Oms ha anche ricordato che il Covid-19 non è l’unica sfida alla salute e che la crisi dei servizi di immunizzazione a causa del Coronavirus  rischia di innescare una rinascita di altre malattie che possono essere prevenute con vaccini sicuri ed efficaci. Alla vigilia della  Settimana mondiale dell'immunizzazione (24-30 aprile), l’Oms spiega che “quando i servizi di immunizzazione vengono interrotti, anche per brevi periodi durante le emergenze, aumenta il rischio di insorgenza di malattie prevenibili con il vaccino, come il morbillo o la poliomielite”. E cita il caso della Repubblica Democratica del Congo, dove il morbillo  ha causato l’anno scorso più di 6.000 vittime in un Paese che sta già affrontando il dramma dell’Ebola (https://www.who.int/news-room/detail/23-04-2020-hard-fought-gains-in-immunization-coverage-at-risk-without-critical-health-services-warns-who). L’Africa, seppur con minori contagi rispetto ad altri continenti, resta una grande incognita. Come affrontarla?

Un passo importante è stato compiuto a metà aprile dal summit virtuale dei ministri delle Finanze e dei governatori della Banche centrali del G20. “Sosteniamo – hanno scritto in un documento condiviso -  una sospensione a tempo dei pagamenti del servizio del debito per i Paesi più poveri che richiedono tolleranza”  (https://g20.org/en/media/Documents/G20_FMCBG_Communiqu%C3%A9_EN%20(2).pdf). L’accordo prevede  un congelamento del debito per i Paesi poveri, a partire dal 1 ° maggio fino alla fine dell'anno, con un'opzione di proroga fino alla fine del 2021. Un passo importante anche se forse non sufficiente come ha scritto in un commento per il canale comunitario europeo  Euronews Edwin Ikouria, Africa Executive Director di ONE Campaign.  un movimento internazionale contro la  povertà estrema e le malattie prevenibili con obiettivo il 2030. https://www.euronews.com/2020/04/20/g20-s-promise-of-a-debt-freeze-is-not-enough-for-africa-to-combat-the-covid-19-crisis-view

“A livello globale, 64 Paesi, di cui 30 nell'Africa subsahariana, spendono di più per ripagare il debito pubblico piuttosto che per investimenti nella sanità pubblica – scrive Ikouria, secondo cui il continente rischia di “perdere 30 milioni di posti di lavoro”.  Secondo l'Unione africana, si prevede che le esportazioni e le importazioni dei Paesi africani si ridurranno con una perdita stimata in circa  250 miliardi di euro. La Commissione economica delle Nazioni Unite per l'Africa (Uneca) ha  stimato che il continente potrebbe perdere metà della crescita del suo Pil (dal 3,2% all'1,8%). 

Tra le tante cose che come cittadini possiamo continuare a fare, resta il tema di una corretta informazione. E oggi segnaliamo un centro di eccellenza europeo poco conosciuto: si tratta dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Cdc) (https://www.ecdc.europa.eu), un'agenzia che si occupa della difesa dell'Europa dalle malattie infettive. Le funzioni principali coprono un ampio spettro di attività: sorveglianza, epidemiologia, risposta, consulenza scientifica, microbiologia, salute pubblica, relazioni internazionali, comunicazione sanitaria oltre alla rivista scientifica Eurosurveillance  (https://www.eurosurveillance.org). Non solo coronavirus.