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Automatizzazione e intelligenza artificiale, le novità della nuova generazione di robot

La Robotic Process Automation (RPA), conosciuta anche come robotica, è una tecnologia che permette ai software di interagire con altri software, imitando azioni umane ripetitive, basate su regole, o sequenze di azioni. Molte aziende hanno riconosciuto il potenziale di questa tecnologia e iniziato da anni il percorso di adozione: è anche il caso di Generali, che ha avviato il suo percorso di Smart Automation muovendo i primi passi proprio nella robotica

Generali sta vivendo una profonda trasformazione negli ultimi anni, passando da un’ottica di prodotto verso un ecosistema di servizi, con l’obiettivo di accompagnare il cliente durante tutte le fasi della vita. Una trasformazione di tale portata è possibile anche grazie all’evoluzione delle nuove tecnologie, che in combinazione con l’intelligenza artificiale hanno consentito di fornire al cliente una customer experience sempre migliore, accompagnata da una profonda ottimizzazione dei processi assicurativi.

Valutare automaticamente e rapidamente i danni di un sinistro e calcolare i rimborsi, identificare possibili frodi semplicemente analizzando le immagini della vettura danneggiata, o ancora richiedere un rimborso semplicemente fotografando le fatture dal proprio cellulare, sono solo alcuni esempi della rapida evoluzione che l’industria assicurativa ha vissuto negli ultimi anni. Un’evoluzione che nella prossima decade sarà ancora più marcata e che vede nella Smart Automation, combinazione di tecnologie di RPA, automazione avanzata e intelligenza artificiale (e.g. Intelligent OCR, NLP, process mining), uno degli abilitatori principali.


Gli investimenti di Generali nella tecnologia del futuro

Un’occasione preziosa per le aziende, specialmente quelle abituate a guardare più lontano e ad abbracciare il progresso di trasformazione digitale. Proprio come Generali, che nel corso dell’Investor Day tenutosi il 15 dicembre 2021 ha presentato il nuovo piano triennale ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’, in cui l’innovazione rappresenta uno dei tre pilastri strategici. In questo ambito, la Smart Automation costituisce un driver fondamentale che permetterà di incrementare l’efficienza, ottimizzare i processi e realizzare risparmi lordi per €125 milioni, migliorando al contempo l’esperienza dei clienti grazie a dipendenti e agenti assistiti da tecnologie all’avanguardia.

Un motore di innovazione che, insieme agli investimenti previsti nell’ambito della nuova strategia pari a € 1,1 miliardi, porta avanti l’impegno già assunto da Generali con il precedente ciclo strategico, con l’obiettivo di continuare a valorizzare le potenzialità di tecnologie nuove ed esistenti per migliorare la qualità dei propri servizi, con ricadute positive su clienti e stakeholder.

 

Uno sguardo all’interno: il Booklet RPA di Generali

Di certo l’argomento non è tra i più comuni, né tra i più semplici da spiegare. Per questo Generali ha raccolto le proprie principali esperienze e best practice per raccontare come sia iniziato e stia proseguendo il percorso della Robotic Process Automation, una delle prime tecnologie adottate nell’ambito della Smart Automation. Un modo chiaro e approfondito per comprendere meglio le principali caratteristiche della tecnologia, analizzando la migliore strategia per implementarla e valorizzarla, esaminando i risultati ottenuti finora su questo fronte da parte della Compagnia, con una panoramica sui benefici attesi.

Come l’epoca della nuova generazione di robot è solo all’inizio e si perfezionerà nel corso del tempo, così anche il booklet di Generali fotografa una strada iniziata da qualche anno, promettendo di seguirne con entusiasmo i prossimi sviluppi e aggiornamenti con ulteriori sezioni - in corso di sviluppo -  sulle altre tecnologie della Smart Automation.



Il mercato assicurativo è sempre più guidato da dati, software, piattaforme digitali e soluzioni basate su cloud. Le tecnologie innovative consentono nuove automazioni, che, se combinate insieme, possono generare vantaggi straordinari. Gli algoritmi utilizzati per sviluppare l’intelligenza artificiale contribuiscono a rendere automatizzate le attività decisionali, mentre la RPA automatizza attività manuali ripetitive, abbattendone i costi e migliorando l’efficienza. La robotica si accompagna spesso ad altre tecnologie, che rendono ad esempio possibile il riconoscimento ottico dei caratteri per estrarre automaticamente dati dai documenti,  lo speech to text o text to speech per automatizzare i processi vocali, o ancora lo sviluppo di assistenti virtuali per automatizzare le conversazioni e la gestione del dialogo con gli utenti.

In altre parole, i robot hanno grande versatilità e applicabilità in una enorme varietà di contesti e tecnologie. Se ne possono individuare due tipologie: assistititi (attended) e non assistiti (unattended). Per i robot assistiti l’automazione è attivata dall'uomo, con la macchina che esegue attività e fornisce assistenza, sotto il diretto controllo umano. Un esempio dell’applicazione di robot assistiti è nei call center, dove sostengono il lavoro degli operatori recuperando i dati dei clienti in tempo reale e riducendo al minimo i tempi di attesa dei clienti. Nei robot non assistiti l’automazione è indipendente dall'uomo. Il runtime è quindi automatico e il robot lavora 24 ore su 24 gestito da un sistema centrale di automazione dei processi. L’impiego di questa categoria avviene soprattutto tra gli operatori di backoffice che devono elaborare enormi volumi di dati che richiedono raccolta, smistamento e analisi.

Tradotto, per le aziende usufruire della RPA significa avere una serie di benefici. Si pensi al rapido ritorno degli investimenti grazie alla velocità di automazione. O ancora, all’ottimizzazione dei processi con una conseguente crescita della produttività e della qualità, nel rispetto dei più alti standard di sicurezza. Anche l’esperienza generale del cliente beneficia dell’utilizzo della robotica. L'elevata ripetibilità e l'assenza di fatica umana in un lavoro ripetitivo e alienante alzano la qualità del servizio, consentendo tempi di consegna rapidi e una riduzione significativa dei tempi di ciclo del lavoro.

Da questo cambiamento deriva la possibilità di dirottare personale a impieghi più qualificati, oltre a permettere all’azienda di risparmiare risorse impiegabili in altri ambiti, lasciando ai robot la responsabilità di attività ripetitive e senza valore aggiunto comunemente eseguite dagli esseri umani. Questi ultimi agiscono come manager della forza lavoro virtuale, monitorando i robot e gestendone modifiche al processo di automazione. L’impiego della RPA migliora inoltre la qualità dei servizi forniti riducendo al minimo l'intervento manuale, gli errori e la duplicazione del lavoro, riducendo rapidamente i tempi di elaborazione e aumentando la capacità.

Le grandi potenzialità spiegano perché l’impiego di una nuova generazione di robot sta diventando una scelta imprescindibile per le aziende votate all’innovazione e intenzionate a migliorare la gestione e la qualità dei loro servizi, liberando risorse per la crescita del proprio personale. I numeri lo confermano. Secondo le ultime previsioni di Gartner, il mercato del Rpa dovrebbe crescere a tassi a due cifre fino al 2024, raggiungendo un valore complessivo di quasi 860 miliardi di dollari nel 2025. Entro la fine del 2023, il 90% delle società grandi e molto grandi avrà implementato una qualche forma di automazione dei processi robotici, rispetto al 55% del 2019. Nelle sue previsioni, la società di consulenza statunitense osserva che nei prossimi tre anni i robot a Rpa saranno coinvolti in più di un quarto delle potenziali attività adatte all'automazione, rispetto al 2% del 2016.