Framework per gli investimenti sostenibili
L'inclusione della sostenibilità all'interno del processo di investimento è uno strumento chiave per consentire a un gruppo assicurativo di creare valore sostenibile a lungo termine per i propri stakeholder. In qualità di investitore istituzionale, Generali svolge un ruolo fondamentale nel contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile evitando di finanziare attività economiche che hanno un impatto negativo sull'ambiente e sulla società.
In questo contesto, l'integrazione dei fattori di sostenibilità nel processo di investimento ha un duplice ruolo: da un lato, consente di contribuire allo sviluppo di un'economia più sostenibile, con un impatto positivo sull'ambiente e sulla società; dall'altro, consente una migliore gestione del rischio di sostenibilità a cui sono esposti i propri investimenti.
Il Gruppo ha definito un framework per l'integrazione dei fattori ambientali, sociali e di buona governance negli investimenti assicurativi.

1 Group Active Ownership 2024 Report;
2 Target for investments includes listed equity, corporate bonds, and real estate within the general account portfolio and it is defined as year-end 2029 vs. 2019. For listed equity and corporate bonds, the reduction is measured by carbon intensity weighted on € million invested, for real estate by carbon intensity per square meter. Subject to market environment and constraints;
3 Target covers a broad range of asset classes, both direct investments and funds, and includes bonds, corporate, government infrastructure debt-equity, and real estate. Subject to market environment and constraints. It is measured as 2025-2027 cumulated net new investments.
Screening negativo
L’approccio di screening negativo mira ad escludere dall’universo investibile del Gruppo quegli emittenti, settori o attività che adottano pratiche ESG carenti o non allineate alla strategia climatica del Gruppo che possono potenzialmente impattare sulla loro performance finanziaria di lungo termine e/o esporre il Gruppo a maggiori rischi di sostenibilità e reputazionali.
La metodologia adottata dal Gruppo si basa su tre tipologie di screening negativo:
- Screening a livello di attività: lo screening mira ad escludere le imprese coinvolte in attività economiche con un impatto negativo per l'ambiente e la società e, indirettamente, anche il rischio finanziario:
- società operanti nel settore degli armamenti non convenzionali1;
- società operanti nel / progetti dedicati al settore del carbone termico;
- società operanti nel / progetti dedicati al settore del gas e petrolio non convenzionale.
- compagnie del settore petrolio e gas convenzionale che presentano piani di transizione (strategia, target e piani di decarbonizzazione) non adeguati.
- Screening delle controversie: lo screening mira a escludere emittenti (corporate e sovrani) coinvolti in controversie di rilevante entità legate, tra le altre:
- per gli emittenti corporate, a violazioni del UN Global Compact e delle Linee Guida OCSE destinate alle Imprese Multinazionali;
- per gli emittenti sovrani, la valutazione considera diversi elementi. Innanzitutto, si applicano restrizioni ai Paesi coinvolti in gravi violazioni dei diritti umani, finanziamento del terrorismo, riciclaggio di denaro e evasione fiscale. Oltre agli elementi descritti, la valutazione del Paese si basa su un punteggio di controversia ESG calcolato internamente secondo un modello proprietario.
- ESG Laggard: Tale screening mira a escludere dall’universo investibile emittenti corporate e sovrani che, in base al risultato di un’analisi ESG effettuata, sono stati identificati come aventi un profilo ESG particolarmente carente (ESG Laggard) rispetto al settore di appartenenza (corporate) o all’universo globale dell’asset class (sovrani).
In base al loro livello di coinvolgimento e responsabilità nelle controversie sopra menzionate, e sulla base di una valutazione interna, viene avviato un dialogo con le società o esse vengono Limitate (Restricted). In quest'ultimo caso, vengono intraprese azioni specifiche, tra cui il divieto di nuovi investimenti nella società, la dismissione di qualsiasi esposizione azionaria e il run-off dell'esposizione obbligazionaria.
1 Per quanto riguarda le bombe a grappolo e le mine antipersona, i criteri di esclusione sono conformi ai requisiti della legge italiana n. 220 del 9 dicembre 2021.
Screening positivo
Lo screening positivo è un approccio addizionale rispetto allo screening negativo e fornisce un ulteriore mezzo per influenzare le scelte di investimento anche in base a fattori ESG. L’approccio mira a considerare la performance ESG degli emittenti nella selezione dell’investimento con l’obiettivo di identificare e sovrappesare nel portafoglio le aziende meglio posizionate per cogliere le opportunità di un mercato ESG in crescita, mitigando al contempo il rischio di sostenibilità. Questo approccio consente di integrare elementi che potrebbero non essere presi in considerazione nell’analisi finanziaria tradizionale. Le compagnie assicurative del Gruppo che utilizzano tale screening investono in emittenti o progetti selezionati anche per la loro performance ESG positiva rispetto ai peer (settore, area geografica, ecc.) con un approccio best-in-class, best-in-universe e/o best-effort derivante dall’analisi ESG.
Investimenti con caratteristiche di sostenibilità
Il Gruppo promuove, per le diverse classi di attivi, strategie di investimento specifiche volte a sostenere attività economiche con caratteristiche di sostenibilità capaci di creare valore nel lungo termine non solo per gli investitori ma anche per la società nel suo complesso.

1 Defined as investment in economic activities that contribute to decarbonisation and climate resilience, selected based on criteria consistent with existing taxonomies and market reference frameworks
2 For eg bond compliant with European Green Bond standard or Bond compliant with ICMA principles
3 High-level certifications include: BREEAM Very Good or higher; LEED Gold or higher; and equivalent levels of local certifications (HQE, DNGB). High energy efficiency is defined as equal to or better than C or the top 30% in the reference market.
Supporto alla transizione climatica
In linea con l’impegno a supportare la transizione climatica, il Gruppo ha stabilito un obiettivo in termini di investimenti in cosiddette soluzioni climatiche, ovvero investimenti che contribuiscano alla decarbonizzazione ed alla resilienza climatica, selezionati sulla base di criteri coerenti con le esistenti tassonomie e i framework di mercato di riferimento.
Al raggiungimento del target, soggetto a condizioni e vincoli di mercato, contribuiranno diverse tipologie di investimenti:
- obbligazioni corporate e governative verdi e sostenibili ove, sulla base del prospetto di emissione, i proventi vengano prevalentemente investiti in progetti e/o attività avente obiettivi di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici4;
- investimenti immobiliari: gli immobili che contribuiscono al raggiungimento del target sono allineati alla Tassonomia europea o immobili che presentano certificazioni di sostenibilità di alto livello combinate ad un alto livello di efficienza energetica5;
- fondi comuni di investimento: i fondi in oggetto si caratterizzano per integrare nella politica di investimento specifici obiettivi di mitigazione e adattamento climatico, come definiti dalle normative di riferimento in materia di trasparenza (SFDR, linee guida di ESMA e similari). Tutte le classi di attivi potranno essere oggetto di investimento in questa categoria, con prevalenza per la classe infrastrutturale, azionaria e debito.
Gli investimenti in oggetto verranno inoltre vagliati preventivamente attraverso i criteri di negative screening del Gruppo, al fine di verificarne più in generale il profilo di sostenibilità.
Questo obiettivo rappresenta un’evoluzione del target raggiunto a fine 2024 attraverso i nuovi investimenti green e sostenibili ponendo un’attenzione specifica sugli obiettivi di cambiamento climatico ed estendendo il perimetro ad un’ampia tipologia di investimenti.
Altri investimenti a tema sociale:
Fenice 190
Fenice 190 è un piano di investimento da € 3,6 miliardi per supportare la ripresa delle economie europee impattate dal Covid-19, a partire da Italia, Francia e Germania per poi raggiungere tutti i paesi europei in cui il Gruppo opera.
Il piano mira a finanziare, mediante strumenti di debito e azionari, progetti di infrastrutture, innovazione e digitalizzazione, supporto alle PMI, alloggi verdi, strutture sanitarie e istruzione.
Il programma di investimento persegue quindi sia obiettivi ambientali (ad esempio, riqualificazione energetica degli spazi e delle infrastrutture esistenti, riduzione delle emissioni inquinanti, sviluppo delle energie rinnovabili) che sociali (ad esempio, miglioramento della qualità della vita delle persone, attraverso il sostegno delle imprese che promuovono politiche del lavoro socialmente responsabili e contratti di lavoro più equi nonché iniziative di riqualificazione urbana degli spazi abitativi).
Obbligazioni Verdi, Sociali e Sostenibili (SLB):
Oltre agli investimenti classificati come soluzioni per il clima, il Gruppo investe in obbligazioni verdi, sociali e sostenibili che generano un impatto positivo sulla società e sull'ambiente.
4 Sulla base di label ufficiali quali, a titolo esemplificativo, EU Green Bond label, o di framework di mercato di riferimento (ICMA).
5 Le certificazioni di alto livello includono: BRREAM Very Good o superiore; LEED Gold o superiore; ed i livelli analoghi di certificazioni locali (HQE, DNGB). Efficienza energetica alta è definita come uguale o superiore a C o top 30% nel mercato di riferimento.
Azionario attivo (engagement ed esercizio dei diritti di voto)
In qualità di investitore responsabile, ci impegniamo a promuovere la sostenibilità, la responsabilità sociale d’impresa e la buona governance nelle società partecipate attraverso il voto in assemblea e il dialogo. Entrambe le attività sono utilizzate come delle leve effettive per influenzare le pratiche aziendali sui temi ESG, per incoraggiare maggior trasparenza su questi temi o per ottenere una conoscenza più approfondita sulla gestione del rischio ESG da parte delle società investite, e per gestire i principali impatti negativi sui fattori di sostenibilità derivanti dalla nostra strategia di investimento.
- Il voto è l'espressione formale di approvazione o disapprovazione su varie questioni, comprese le tematiche ESG. I nostri principi di voto coprono argomenti quali i diritti degli azionisti, la remunerazione, le informazioni finanziarie e gli aspetti ambientali e sociali. Esercitiamo i nostri diritti di voto ogni volta che è possibile e basiamo le nostre decisioni sull’analisi interna e sulla ricerca.
- Il dialogo migliora le nostre decisioni di investimento e influenza le società partecipate per migliorare le loro pratiche. Il Gruppo Generali si impegna individualmente o congiuntamente con altri investitori istituzionali e monitora i progressi delle aziende su temi quali la decarbonizzazione, l'uguaglianza di genere e la biodiversità. Inoltre, attraverso i suoi asset manager, il Gruppo dialoga con di società specifiche che presentano scarse performance di sostenibilità, ma che tuttavia mostrano il potenziale per una transizione verso una condotta aziendale più sostenibile.
Per maggiori dettagli si rimanda al Group Active Ownership Report 2024.
Selezione e monitoraggio degli Asset Manager/Fondi
Investiamo non solo attraverso mandati dedicati, ma anche acquistando quote di fondi di investimento gestiti da asset manager, anche esterni al Gruppo.
Il Gruppo ha definito un set di criteri di screening al fine di valutare la strategia ESG dell’asset manager e l’allineamento ad alcuni impegni presi dal Gruppo, come le restrizioni su carbone termico, controversie rilevanti e armamenti non convenzionali, trasparenza ed impegno per contrastare i cambiamenti climatici.
Il dialogo costante con gli asset manager dei fondi nei quali investiamo è un elemento chiave per poter illustrare e promuovere nei loro confronti le esigenze del Gruppo sui temi di integrazione della sostenibilità, soprattutto laddove vengano individuate alcune debolezze nelle politiche adottate da quest’ultimi che, pur non costituendo un elemento di disinvestimento, rappresentano aree di miglioramento.