Un edificio unico nel cuore di Venezia, affacciato su Piazza San Marco, aperto al pubblico per la prima volta in 500 anni e progettato per essere un centro di cultura e inclusione sociale.
Qui, in uno spazio di grazia architettonica, che collega idealmente spazi aperti e chiusi, arte e impatto sociale si integrano attraverso le mostre e le installazioni di artisti e architetti visionari, e secoli di storia incontrano il futuro, affrontandone le sfide attraverso un dialogo costante e stimolante, in una città che aspira a essere la capitale mondiale della sostenibilità.
Al piano terra, sotto le arcate delle Procuratie, il Negozio Olivetti, in concessione al FAI, è un vero capolavoro dell’architettura del ‘900, espressone della visione di Adriano Olivetti e del genio di Carlo Scarpa.
Al secondo piano SMAC (San Marco Art Centre) è un centro d’arte multidisciplinare con un programma che spazia dalle arti visive all'architettura, dalla moda alla tecnologia e al cinema.
Al terzo piano, La Casa di The Human Safety Net è stato pensato come luogo di confronto, incontro, riflessione e interazione sui temi dell’innovazione sociale e del potenziale umano, amplificatore dei programmi della Fondazione, attraverso un percorso espositivo interattivo, eventi e laboratori aperti al pubblico.
La storia delle Procuratie
Le prime Procuratie furono costruite nel XII secolo per ospitare gli uffici e le abitazioni dei Procuratori di San Marco e poi distrutte da un incendio all'inizio del XVI secolo. La ricostruzione dell'edificio fu completata nel 1538 dagli architetti Bartolomeo Bon e Jacopo Sansovino, nell'ambito del programma Renovatio Urbis del doge Andrea Gritti. L'edificio acquisì quindi l'aspetto che ha ancora oggi.
Nel 1832 Generali, fondata nel 1831 a Trieste, aprì il suo primo ufficio a Venezia nelle Procuratie. L'edificio è stato la sede della Compagnia a Venezia fino al 1989.
Nel 2017 è stato annunciato il restauro da parte di David Chipperfield, che ha incluso il restauro del primo e del secondo piano dell'edificio con tutte le loro caratteristiche decorative e del terzo piano, un tempo utilizzato per i domestici delle Procuratie e successivamente per gli archivi di Generali, destinato a diventare la sede di The Human Safety Net.
Il restauro
Il progetto di restauro di David Chipperfield, vincitore del Premio Pritzker 2023, è caratterizzato da una serie di interventi che affrontano la complessità dell'opera attraverso un approccio flessibile. Essi comprendono il restauro del primo e del secondo piano, la riorganizzazione dell'accessibilità e della fruibilità attraverso una nuova circolazione verticale e la ristrutturazione del terzo piano, dove una spettacolare enfilade di 15 archi collega sinergicamente le aree aperte al pubblico.
Gli interventi hanno guardato alle antiche tecniche costruttive locali e tradizionali e si sono avvalsi di maestranze artigianali, utilizzando pastellone e terrazzo, marmorino e scialbatura, cocciopesto e cotto, cercando di non imporre ma piuttosto di ereditare, per completare in un unico insieme e recuperare l'integrità di ciò che è presente da centinaia di anni nel luogo probabilmente più rappresentativo di Venezia.
Oggi le Procuratie rappresentano anche una vetrina delle moderne tecnologie e della sostenibilità in un contesto unico, in linea con i requisiti della certificazione internazionale LEED Silver Core & Shell.