Risultati consolidati al 31 dicembre 2013 - Comunicato stampa
13 marzo 2014 - 07:30 price sensitive
Risultati consolidati Gruppo Generali al 31 dicembre 2013¹
Risultato operativo sale a oltre €4,2 mld (+5,3%)
Utile netto a €1,915 mld (€94 mln FY12), il migliore degli ultimi 6 anni
Dividendo per azione a €0,45 più che raddoppiato (€0,20 FY12)
Forte miglioramento della generazione di cassa. Già superato il target 2015 di Net Free Surplus che raggiunge €2,1 mld (+38%)
Realizzati significativi progressi verso i target al 2015:
- RoE operativo cresce di 80 pb a 12,1% (target 2015 >13%)
- Solvency I ~150% a fine febbraio, in linea con il target 2015 di >160% (141% FY13)
- Riduzione del debito di €500 mln con un miglioramento di 80 pb del Debt Leverage Ratio a 39,6% (target 2015 <35%)
Risultato operativo in crescita nel Vita (+4,3%) e nel Danni (+3,5%). Premi stabili a €66 mld
Il Group CEO di Generali, Mario Greco, ha affermato: “Il 2013 è stato un anno fondamentale per il rilancio di Generali e i risultati confermano che siamo in linea o in anticipo rispetto ai target previsti dal piano strategico. Per la prima volta dopo molti anni il risultato netto deriva interamente dalla gestione e non è influenzato da partite straordinarie.
Nel corso dell’anno abbiamo apportato profondi cambiamenti al Gruppo. In particolare, abbiamo completato dismissioni di asset non core per €2,4 miliardi e acquisizioni di minorities in aree strategiche per €1,5 miliardi. E’ stata rafforzata la struttura manageriale e semplificata la governance del Gruppo, che adesso è in linea con le best practice internazionali. Nel 2013 abbiamo generato un ritorno complessivo per gli azionisti del 26%. I risultati del 2013 e il dividendo più che raddoppiato confermano dunque che siamo sulla strada giusta. Siamo consapevoli che ne resta molta da percorrere per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati. Nel 2014 verrà ridotta ulteriormente la posizione debitoria e realizzeremo importanti risparmi di costo. Prevediamo di migliorare ancora il risultato operativo e l’utile netto, in linea con il piano che mira ad aumentare progressivamente la redditività per gli azionisti”.
Milano – Il Consiglio di Amministrazione di Generali, riunitosi sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio della Capogruppo relativo al 2013.
Nel 2013 - il primo anno del piano triennale di trasformazione del Gruppo - Generali ha compiuto importanti passi in avanti verso la ricostituzione della redditività e della solidità patrimoniale. Inoltre, il Gruppo ha riportato il focus sul core business assicurativo attraverso la dismissione di business non-core e gli investimenti per il pieno controllo di attività strategiche. Il Gruppo ha anche rafforzato la sua governance, creando un’organizzazione più semplice ed efficace.
I progressi compiuti nel corso dell’anno nel turnaround del business hanno permesso al Gruppo di rilanciare la redditività nonostante un’incerta ripresa economica, bassi tassi di investimento e rilevanti eventi catastrofali. Generali ha chiuso l’esercizio con un risultato operativo a €4.207 milioni (+5,3%; €3.994 mln FY12), in crescita in tutte le linee di business.
Questi risultati hanno permesso a Generali di raggiungere nell’esercizio un utile netto di €1.915 milioni (€94 mln FY12) – ottenuto interamente grazie alle performance operative – il migliore degli ultimi 6 anni. Tenendo conto dei proventi delle dismissioni e della rivalutazione della quota in Bankitalia², assorbite da impatti negativi straordinari dovute a Telco (-€189 mln), BSI (-€217 mln) e altri attivi, l’impatto complessivo di questi one-off è sostanzialmente neutro.
Il dividendo per azione che sarà proposto alla prossima Assemblea degli azionisti è di €0,45, più che raddoppiato rispetto all’anno precedente (€0,20 FY12). Il dividendo complessivo relativo alle azioni in circolazione è pari a €700.592.977,35. Il dividendo sarà in pagamento dal 22 maggio 2014 con data di legittimazione a percepire il dividendo il 21 maggio 2014 e stacco cedola a partire dal 19 maggio 2014.
Per quanto riguarda il business Vita, la produzione si mantiene stabile a €45.115 milioni (+0,2%) con un migliore business mix verso prodotti a margine più elevato. La nuova produzione mostra una migliore redditività con margini NBM al 21% (19,2% FY12) contribuendo al significativo aumento del risultato operativo, che sale a €2.645 milioni (+4,3%).
Nel segmento Danni, i premi sono sostanzialmente stabili (€20.940 mln; -0,6%) nonostante la difficile congiuntura economica in alcuni mercati core del Gruppo. Il Combined Ratio migliora ulteriormente a 95,6% (-0,2 p.p.) nonostante gli impatti catastrofali abbiano pesato per 2,3 punti percentuali (1,5 p.p. nel 2012), portando il risultato operativo ad un incremento del 3,5% a €1.616 milioni.
Nel segmento finanziario, crescono le masse gestite per conto di terzi (+3,8% a €104.346 mln), contribuendo all’aumento degli Asset Under Management complessivi del Gruppo (+5,4%) a €508 miliardi. Il risultato operativo del segmento cresce del18,4% a €483 milioni.
Questi risultati sono accompagnati da una solida posizione patrimoniale con una crescita del 4% del patrimonio netto a €19.778 milioni.
SIGNIFICATIVI PROGRESSI RISPETTO AI TARGET 2015
I risultati mostrano un significativo progresso rispetto ai target al 2015 con un RoE operativo cresciuto di 80 punti base a 12,1%, in linea con il target al 2015 di un RoE operativo superiore al 13%.
L’indice di Solvency I a fine febbraio raggiunge circa 150%. Sull’indice di fine anno, a 141% (145% a inizio anno), hanno influito soprattutto gli investimenti effettuati per acquisire quote di minoranza e (per circa 3 punti percentuali) la mancata ammissibilità di un finanziamento subordinato di natura ibrida di €500 milioni sottoscritto a fine 2008. Nel corso del quarto trimestre 2013, in considerazione dell'imminente introduzione della nuova disciplina prudenziale per le banche, Generali ha ricevuto dal soggetto finanziatore la richiesta di applicazione della clausola contrattuale di “costi aggiuntivi". Al fine di valutare tale richiesta, Generali ha effettuato un’accurata analisi della documentazione contrattuale e in tale contesto è emersa l’esistenza di un contratto di opzione che avrebbe consentito, previa autorizzazione dell’Autorità di vigilanza, di estinguere anticipatamente il finanziamento e che tale contratto non era stato comunicato all’Autorità all’epoca dell’accensione del finanziamento, nel 2008. A conclusione di questa analisi, la Società ha tempestivamente inviato all’Autorità tutta la documentazione del caso. Ad esito della propria istruttoria, l'Ivass ha disposto la non ammissibilità del finanziamento per il computo nel margine di solvibilità, con effetto dal 31 dicembre 2013. Generali intende rimborsare il finanziamento subordinato di natura ibrida usando risorse finanziarie già disponibili e provvederà alla sostituzione del finanziamento con un idoneo strumento di capitale; tale evento non avrà alcun impatto sulla capacità del Gruppo di raggiungere il target di Solvency I del 160% entro il 2015.
Le ottime performance del business e la strategia del Gruppo di puntare su prodotti Vita a minor assorbimento di capitale hanno permesso di aumentare significativamente il Net Free Surplus a €2,1 miliardi, superando già il target 2015 (>€2 miliardi).
Nell’ambito della nuova strategia del Gruppo, inoltre, sono state introdotte iniziative per ottimizzare la gestione del capitale, con un beneficio sul remittance ratio³ di Gruppo.
Nel corso del 2013, la riduzione della posizione debitoria di circa €500 milioni ha determinato un miglioramento del debt leverage ratio(****) di circa un punto percentuale al 39,6%. Anche il rapporto fra EBIT e interessi passivi sul debito finanziario (interest coverage ratio), ne ha beneficiato con un incremento di 0,5x a 4,2x (target 2015: 7x).
KPI | 31/12/2012 | 31/12/2013 | Δ | Target 2015 |
RoE operativo | 11,3% | 12,10% | +0,8 pp | >13% |
Net Free Surplus | €1,5 mld | €2,1 mld | +38% | >€2 mld |
Remittance ratio | n.a. | 70% | n.a. | 75% |
Debt leverage ratio | 40,40% | 39,60% | -0,8 pp | <35% |
Interest coverage ratio | 3,6x | 4,2x | +0,5x | circa 7x |
Solvency I | 145% | circa 150%* | +5 pp | >160% |
Dismissioni asset non core | n.a. | €2,4 mld | n.a. | €4 mld |
* A fine febbraio 2014
SEGMENTO VITA
- Cresce il risultato operativo (+4,3%) nonostante i bassi tassi di interesse
- Raccolta netta Vita quasi triplicata a €8,7 mld. Premi stabili a €45,1 mld (+0,2%)
- Focus su maggiore redditività spinge il valore della nuova produzione (NBV) a €937 mln (+14,2%) e margini NBM a 21% (19,2% FY12)
La produzione del Gruppo resta sostanzialmente stabile a €45.115 milioni. Il leggero incremento dello 0,2% è riconducibile all’aumento dei contratti unit linked (+8,8%), in linea con la strategia di privilegiare prodotti a basso assorbimento di capitale, che compensa la leggera contrazione delle linee risparmio (-2,6%) e puro rischio e malattia (-0,4%). Con €14.989 milioni di premi (+4,7%), la Germania si conferma il primo mercato del Gruppo. Molto positivo anche il contributo di Italia (+8%), Asia (+24,2%) e LatAm (+17%).
In Francia, la raccolta generata nel 2013 cala del 19% rispetto al 2012, quando si era registrato il contributo positivo delle azioni straordinarie messe in atto per preservare la raccolta in presenza di consistenti capitali in scadenza. Cresce invece la raccolta unit linked (+34,3%). La leggera flessione nella raccolta premi dei Paesi CEE (-2,1%) è da ricondurre ai recenti cambiamenti e incertezze regolamentari del settore pensionistico in Polonia e Repubblica Ceca, il cui impatto non è stato del tutto compensato dall’aumento della produzione unit linked.
Anche la nuova produzione in termini di APE rimane elevata a €4.470 milioni (-1%), con un lieve calo dei premi annui (-1,9%) e uno sviluppo dei premi unici (+0,4%) grazie a Italia (+19,1%) e Germania (+19,4%). Il valore della nuova produzione (NBV) aumenta a €937 milioni (+14,2%) con una migliore redditività (NBM) al 21% (19,2% nel 2012).
La raccolta netta Vita – pari alla differenza tra premi incassati e pagamenti – è in sensibile crescita a €8.702 milioni, quasi il triplo rispetto alla fine dell’anno precedente, grazie al contenimento di riscatti e scadenze e al buon andamento della raccolta premi.
SEGMENTO DANNI
- L’eccellente redditività tecnica spinge il risultato operativo a oltre €1,6 mld (+3,5%), nonostante eventi catastrofali per €460 mln
- Combined Ratio migliora ulteriormente a 95,6% (-0,2 p.p.) nonostante l’impatto di maggiori eventi catastrofali per 2,3 p.p.
- Premi stabili a €20,9 mld (-0,6%)
I sinistri catastrofali – in particolar modo le inondazioni e le tempeste che hanno colpito da giugno a ottobre Francia, Germania e Paesi CEE – hanno determinato un impatto per €460 milioni sul risultato operativo del segmento Danni, pari a 2,3 p.p. del Combined Ratio (1,5 p.p. FY12). Nonostante ciò, il miglioramento della sinistralità complessiva (68,5%, -0,2 p.p.) e la stabilità dell’expense ratio a 27,1%, hanno determinato un Combined Ratio complessivo in miglioramento a 95,6% (-0,2 p.p.). Guardando ai principali mercati, il Combined Ratio migliora significativamente in Italia a 92,4% (95,7% FY12), mentre Francia (+4,1 p.p.) e Germania (+1,2 p.p.) hanno risentito direttamente dell’impatto dei sinistri catastrofali. I Paesi CEE riconfermano l’elevata redditività tecnica dell’area con un Combined Ratio a 88,8% (+0,3 pp).
La produzione ammonta a €20.940 milioni, registrando una lieve flessione dello 0,6% che riflette il calo del comparto Non Auto (-1,2%) su cui pesa l’andamento negativo delle linee Aziende e Infortuni e Malattia. In crescita il settore Auto (+0,3%). Molto positivo il contributo della Germania (+4,8%), sia per le favorevoli condizioni di mercato che per il lancio di nuovi prodotti. La forte pressione competitiva e la perdurante congiuntura economica negativa hanno invece pesato sulle performance in Italia (-7,6%), Francia (-4,9%) e Spagna (-6,7%).
SEGMENTO FINANZIARIO
- Risultato operativo in aumento del 18,4% a €483 mln
Al 31 dicembre 2013 le masse di terzi complessive gestite da società bancarie e da società di gestione di risparmio del Gruppo si attestano a €104.346 milioni (€96.379 mln FY12), in crescita del 3,8%. Il risultato operativo della gestione finanziaria beneficia sia di maggiori commissioni nette che profitti netti di realizzo, e cresce a €483 milioni (+18,4%). Il cost income ratio migliora dal 69% al 66,3%, principalmente per effetto dello sviluppo della gestione finanziaria.
OUTLOOK
Per il 2014 il Gruppo prevede, seppure in un contesto macroeconomico ancora incerto, un ulteriore miglioramento del risultato operativo e dell'utile netto, in linea con il piano strategico triennale.
Il Gruppo continuerà a basare la sua strategia di business sullo sviluppo e sulla valorizzazione della clientela, anche attraverso interventi mirati sulla rete di agenzie e sul rafforzamento del Gruppo nella distribuzione integrata su più canali. Nel segmento Vita, un’attenta politica sottoscrittiva sarà orientata a prodotti a maggior valore aggiunto. Saranno, in particolare, sviluppate le coperture protezione e i prodotti unit linked, che permetteranno di mantenere stabile la produzione Vita e buona la profittabilità. Nel segmento Danni, le iniziative per favorire l’eccellenza tecnica – tra cui tecniche sofisticate di pricing, innovazioni tecnologiche di prodotto e sistemi di ottimizzazione della gestione sinistri – si rifletteranno in un miglioramento della redditività.
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ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI 2014
Il Consiglio di Amministrazione ha convocato l’Assemblea degli Azionisti, sia in sede ordinaria che straordinaria, per i giorni 28-29-30 aprile 2014.
In sede ordinaria, l’Assemblea delibererà su:
- L’approvazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2013, la destinazione dell’utile di esercizio e la distribuzione del dividendo;
- La nomina del Collegio Sindacale e del suo Presidente e la determinazione del compenso annuo dei sindaci;
- La nomina di un componente del Consiglio di Amministrazione;
- L’approvazione della relazione sulla remunerazione;
- L’approvazione del nuovo Long Term Incentive Plan 2014 a beneficio del Group CEO e dei manager della Società o del Gruppo. Il Piano è finalizzato a rafforzare il legame tra la componente di remunerazione variabile collegata ad obiettivi di medio-lungo termine e la creazione di valore per gli azionisti, con riguardo della sostenibilità di gruppo e dei risultati effettivamente conseguiti;
- L’autorizzazione all’acquisto ed alla disposizione di un numero massimo di 7 milioni di azioni proprie al servizio del Long Term Incentive Plan. L’autorizzazione è richiesta per un periodo di 18 mesi dalla data di adozione della delibera assembleare. Il prezzo minimo di acquisto delle azioni non potrà essere inferiore al valore nominale del titolo, pari ad €1, mentre quello massimo non potrà essere superiore del 5% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione di acquisto. Le operazioni di acquisto di azioni proprie saranno effettuate, ai sensi dell'articolo 144-bis, comma 1, lettera b) e c) del Regolamento Emittenti, secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi in modo da assicurare la parità di trattamento tra gli azionisti.
In sede straordinaria, l’Assemblea delibererà sulla proposta di delega al Consiglio di Amministrazione di aumentare, in via gratuita e scindibile, al servizio del nuovo Long Term Incentive Plan, il capitale sociale fino ad un massimo di €7 milioni, per un periodo di 5 anni dalla data dell’assemblea. Si segnala che, alla data odierna, la Società e le sue controllate hanno in portafoglio 593.582 azioni Generali, pari allo 0,038% del capitale sociale della Compagnia.
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Il Consiglio di Amministrazione ha infine approvato la relazione annuale 2013 sul governo societario e gli assetti proprietari che sarà resa disponibile secondo i termini e le modalità previste dalla legge.
Il testo integrale delle proposte di deliberazione e delle relazioni del Consiglio di Amministrazione relative agli argomenti all’ordine del giorno e tutta la relativa documentazione sarà resa disponibile, secondo i termini e le modalità indicate dalla legge, presso la sede legale della Società, nonché sul sito internet della Società www.generali.com e su quello di Borsa Italiana Spa ( www.borsaitaliana.it).
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alberto Minali, dichiara ai sensi del comma 2 dell’articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
¹ Le variazioni dei premi, raccolta netta e APE sono a termini omogenei (a parità di cambi e area di consolidamento). Le variazioni nei risultati operativi e investimenti propri escludono le entità cedute dal periodo comparativo.
² Il beneficio della valutazione della quota in Banca d'Italia ha comportato l’iscrizione di una plusvalenza ante imposte pari a €290 mln nel quarto trimestre 2013. Si segnala che le autorità competenti hanno comunicato congiuntamente che sono in corso approfondimenti presso sedi internazionali competenti sul trattamento contabile da adottare relativamente alla transazione in oggetto nei bilanci redatti secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFSR) ed hanno suggerito la più ampia informativa circa gli effetti dell'approccio adottato. Tali approfondimenti potrebbero far emergere una differente interpretazione dei principi contabili, determinando, a parità di redditività complessiva, l'iscrizione della suddetta rivalutazione a patrimonio netto e non in conto economico.
³ La porzione di free surplus lordo generato dalle unità operative trasferito alla Holding.
(****) Il rapporto tra l’indebitamento finanziario di Gruppo e il suo patrimonio netto al lordo delle quote di minoranza ed escludendo profitti e perdite dagli altri utili o perdite rilevati a patrimonio netto.