Il futuro demografico della Cina

È passato un anno da quando la Cina ha modificato la propria politica del figlio unico, consentendo a tutte le famiglie di avere due eredi. E i risultati si sono visti: nel 2016 sono nati 17.860.000 bambini, con un aumento del 7,9 %  rispetto al 2015. È il tasso più alto dal 2000, stando ai dati messi a disposizione dal governo cinese.

 

Eppure non è abbastanza. Pur essendo la nazione più popolata al mondo, la Cina ha pochi bambini.

 

“Certo, c'è stato un leggero aumento delle nascite, perché ora le persone possono scegliere di avere un secondo figlio” – commenta Mei Fong, autrice del libro One Child: The Past and Future of China's Most Radical Experiment – “ma per ora tutte le proiezioni confermano quella che è sempre stata l’opinione dei demografi: certo, ci sarà un piccolo incremento, ma non sarà sufficiente a risolvere il problema della carenza di lavoratori o il più ampio andamento del tasso di natalità”.

 

Le autorità infatti speravano in un tasso di crescita minimo di 20 milioni che, peraltro, non avrebbe garantito al Paese l’uscita dalla crisi demografica. L’invecchiamento della popolazione è infatti molto rapido e pone una serie di sfide importanti per quanto riguarda l’assistenza sanitaria e i servizi per gli anziani. Ma, soprattutto, la popolazione in età lavorativa continua a scarseggiare. Per fronteggiare la situazione, il governo cinese dovrà fornire adeguati sostegni per incoraggiare le coppie ad avere più figli e le donne a entrare più serenamente nel mondo del lavoro.