Il ruolo degli assicuratori a sostegno di una ripresa sostenibile

Il ruolo degli assicuratori a sostegno di una ripresa sostenibile - Il nostro Group CEO Philippe Donnet intervistato al Finance Summit 2021 di Politico

Il sistema assicurativo può supportare l’ambizioso piano dell'Europa di diventare il primo continente climaticamente neutro. Tuttavia, per poterlo fare, servono le condizioni per stimolare gli investimenti in progetti sostenibili a lungo termine”.  Lo ha affermato il Group CEO di Generali, Philippe Donnet, intervistato oggi nel corso del Finance Summit 2021 di Politico.

Generali ha presentato la settimana scorsa, nell'ambito delle iniziative per celebrare il 190 ° anniversario della Compagnia, il programma di investimenti ‘Fenice 190’, che mira a contribuire alla ripresa sostenibile dell'economia europea attraverso un investimento complessivo pari a 3,5 miliardi di euro in 5 anni tramite fondi focalizzati su infrastrutture, innovazione e digitalizzazione, PMI, abitabilità green, strutture healthcare, educazione. Oltre € 1 miliardo è già stato stanziato e a questo primo importo si aggiunge un impegno annuo di € 500 milioni.

La Direttiva Solvency II, attualmente in corso di revisione, secondo Donnet “è uno strumento ben consolidato e che funziona bene, chiave per liberare capitale e indirizzarlo verso progetti in linea con l'agenda politica della Commissione Europea come il Green Deal, l'Unione dei mercati dei capitali e, più in generale, gli investimenti a lungo termine che possono favorire la ripresa economica”.

Per questo, ha evidenziato Donnet, già promotore dell’idea di un Fondo europeo anti-pandemia basato sulla partnership tra settore pubblico e privato, “abbiamo elaborato una proposta, nell’ambito del quadro normativo di Solvency II, per attribuire un trattamento specifico ai Green Bond, in considerazione della loro diversa natura e del loro minor grado di rischio rispetto ad altre tipologie di obbligazioni. L'idea è di considerare i Green Bond come una asset class separata – ha aggiunto - prevedendo costi di capitale decrescenti man mano che aumenta il periodo di detenzione. Ciò favorirebbe la detenzione di questi strumenti nel lungo periodo. Abbiamo già condiviso questa proposta con la Commissione europea”, ha concluso.