04 dicembre 2025
Costruire la resilienza: rafforzare salute e sviluppo umano nell’era del cambiamento climatico
Dall’aumento delle ondate di calore e delle malattie trasmesse da vettori alla crescente pressione sui sistemi sanitari, il nuovo report congiunto di Generali e UNDP esplora come il cambiamento climatico stia rimodellando salute, assicurazioni e società – e mette in evidenza i fattori chiave da considerare per proteggere le persone e promuovere la resilienza per far fronte alle sfide future
E se cambiassimo radicalmente il nostro modo di pensare alla salute, alla sicurezza e al futuro? “Resilience by Design: Strengthening Health and Human Development in a Changing Climate” (Costruire la resilienza: rafforzare salute e sviluppo umano nell’era del cambiamento climatico) non è solo un altro report sul clima: è un appello ad agire, e ci fornisce alcuni strumenti utili. Realizzata nell’ambito della partnership tra Generali e UNDP, la ricerca affronta una tra le domande emergenti più rilevanti di oggi: come affrontare i rischi sanitari derivanti dal cambiamento climatico – rischi spesso sottovalutati ma capaci di diventare esplosivi se combinati con vulnerabilità già esistenti?
Obiettivi e spunti per promuovere la resilienza
Nuovi scenari di rischio
Immaginiamo un mondo in cui cambiamento climatico, pandemie, insicurezza alimentare, migrazioni e shock economici non solo si sovrappongono ma si amplificano a vicenda, rendendo il futuro meno prevedibile e più instabile. Il report definisce questo scenario come un “uncertainty complex” (“complesso di incertezza”), dove i confini tra rischi ambientali, sociali ed economici sfumano.
Negli ultimi anni abbiamo assistito al primo calo a livello globale dell’Indice di Sviluppo Umano, e il percorso di ripresa rimane disomogeneo. La natura mutevole dell’incertezza potrebbe presto superare la capacità dei sistemi esistenti di gestirla. I meccanismi tradizionali di gestione del rischio – come assicurazioni private e previdenza sociale – sono stati progettati per un mondo più stabile. Con il mutare dei pericoli e l’aumento della volatilità, questi strumenti rischiano di diventare meno efficaci o sempre più costosi, ampliando il divario di protezione.
Eppure, ci sono diversi modi per fare progressi: i rapidi avanzamenti tecnologici, come l’IA e le immagini satellitari, ci offrono strumenti per comprendere e anticipare questi rischi. Questi progressi favoriscono innovazioni nella modellizzazione climatica, nel monitoraggio ambientale e nella valutazione quantitativa delle vulnerabilità umane a livello globale.
Il ruolo in evoluzione del settore assicurativo
L’assicurazione è sempre stata sinonimo di protezione per individui, famiglie e imprese – una rete di sicurezza in caso di imprevisti. In questo senso, svolge un ruolo cruciale nello stabilizzare lo sviluppo umano e nel rafforzare la resilienza sociale. Ma con l’accelerazione della crisi climatica aumenta la portata dei rischi, che si evolvono sempre più rapidamente.
Il report evidenzia come il settore assicurativo sia spinto ad aiutare attivamente le società ad adattarsi e diventare più resilienti. La sfida? Con l’intensificarsi degli effetti del cambiamento climatico, il costo della protezione aumenta e alcuni rischi potrebbero diventare non assicurabili. È un invito a trovare nuove soluzioni, dati più rilevanti e partnership– affinché l’assicurazione rimanga accessibile.
Cambiamento climatico: una minaccia diretta alla vita e alla salute
Il cambiamento climatico sta rimodellando profondamente i modelli di vulnerabilità e rischio per la vita e la salute umana. Temperature in aumento, ondate di calore più intense e frequenti e la diffusione di malattie dall’alta sensibilità climatica sono destinate a provocare un forte incremento delle condizioni acute e croniche, aumentando tassi di mortalità e morbilità a livello globale. Questi impatti sono particolarmente gravi quando i rischi climatici si sommano ai trend demografici, come l’invecchiamento della popolazione, e sistemi sanitari sotto pressione, rischiando di sottoporre le infrastrutture sanitarie pubbliche a livelli insostenibili di stress.
Il report sottolinea che il cambiamento climatico non solo minaccia l’aspettativa di vita attraverso l’aumento della mortalità, ma ha effetti di vasta portata sulla salute complessiva della popolazione, aumentando la prevalenza delle malattie e peggiorando gli esiti sanitari. Senza adattamento proattivo e investimenti, gli effetti combinati del cambiamento climatico potrebbero approfondire i divari di protezione sanitaria e ampliare le disuguaglianze, rendendo la resilienza e le risposte politiche mirate più urgenti che mai.
Il modello di rischio climatico di Generali: trasformare i dati in azioni
Per affrontare questi rischi crescenti, il report presenta Aeolus, il modello di rischio di Generali, progettato per misurare l’impatto del cambiamento climatico sul business assicurativo – fornendo informazioni fondamentali a supporto delle decisioni di sottoscrizione e investimento.
Il modello si basa su una gamma di scenari climatici e offre proiezioni del modo in cui cambiamenti di temperatura, uso di energia e altri fattori climatici potrebbero sottoporre i nostri sistemi a stress in futuro.
Il modello di rischio climatico di Generali: trasformare i dati in azioni - Il modello di rischio climatico del Gruppo Generali
La collaborazione con UNDP è stata essenziale per calibrare queste pressioni, fornendo la base dati necessaria per quantificare come i cambiamenti a lungo termine nei modelli di temperatura influenzino vita e salute umana.
Il modello utilizza dati climatici e sanitari per prevedere l’impatto che i rischi di domani avranno su persone e assicurazioni, esaminando come aumenti cronici di temperatura, inquinamento atmosferico, malattie trasmesse da vettori e ondate di calore interagiscano per influenzare mortalità e morbilità.
Il modello di rischio climatico di Generali: trasformare i dati in azioni - L’impatto del cambiamento climatico su vita e salute come descritto nel modello di rischio climatico del Gruppo Generali
Le aree geografiche considerate sono Europa e Asia, dove Generali è presente e l’impatto di clima o tendenze demografiche come l’invecchiamento è particolarmente pronunciato
L’impatto sulla salute e sulla società
Il report dipinge un quadro vivido di ciò che è in gioco se non agiamo. In Europa, le ondate di calore potrebbero causare fino a 86 morti in più ogni 100.000 persone entro il 2050, e l’Europa meridionale sarebbe l’area più colpita. In Asia, malattie come dengue e chikungunya potrebbero causare fino a 45 morti aggiuntive ogni 100.000 persone e oltre 15.000 persone in più ogni 100.000 potrebbero soffrire di malattie correlate.
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Indicatore |
Europa (2050) |
Asia (2050) |
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Morti aggiuntive da ondate di calore |
+86 / 100.000 |
+17 / 100.000 |
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Morti aggiuntive da malattie trasmesse da vettori |
+10 / 100.000 |
+45 / 100.000 |
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Morbilità aggiuntiva (malattie da vettori) |
+3.314 / 100.000 |
+15.157 / 100.000 |
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Morbilità aggiuntiva (ondate di calore) |
+988 / 100.000 |
+286 / 100.000 |
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Carenza di posti letto ospedalieri |
Vicina all’85% di occupazione |
>10 milioni di operatori sanitari aggiuntivi necessari |
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Aumento rischio obesità |
+8% |
+44% |
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Aumento rischio malattie mentali |
+1% |
+3% |
Questi risultati mostrano come il cambiamento climatico possa amplificare le fragilità strutturali dei sistemi sanitari, soprattutto in Europa e Asia. Molte strutture ospedaliere, già sottoposte a pressioni significative, operano con tassi di occupazione tra il 60% e l’80%, lasciando poco margine prima di raggiungere la soglia di emergenza operativa dell’85%. Inoltre, prevenzione e screening precoce restano insufficienti, mentre l’invecchiamento demografico aumenta sia la domanda di cure sia la vulnerabilità ai rischi climatici.
A queste sfide si aggiungono carenze di personale sanitario e tecnico, che rappresentano un vincolo critico, aggravato da strutture spesso obsolete e vulnerabili agli eventi meteorologici estremi. Il crescente peso delle malattie croniche – come diabete, obesità, disturbi respiratori e mentali – amplifica ulteriormente la domanda di servizi.
In questo contesto, la capacità dei sistemi sanitari di assorbire nuovi shock climatici è gravemente limitata. È quindi urgente rivedere i modelli di cura, accelerare la digitalizzazione, investire in infrastrutture resilienti e rafforzare la formazione del personale.
Uno sguardo al futuro – dai dati all’azione
Che fare, dunque? Il report non si limita a diagnosticare il problema, ma propone una serie di interventi. Costruire la resilienza di fronte ai rischi sanitari legati al clima richiede un doppio approccio: mitigazione ambiziosa per affrontare le traiettorie climatiche di lungo termine combinata con adattamento per rafforzare i sistemi sanitari contro shock attuali e futuri. Questo include:
- Ripensare i modelli di cura: gli ospedali dovrebbero concentrarsi su cure complesse e acute, mentre i servizi preventivi e per pazienti affetti da malattie croniche andrebbero decentralizzati verso reti comunitarie.
- Accelerare la digitalizzazione: sistemi di dati interoperabili, diagnostica basata su IA, telemedicina e monitoraggio continuo sono essenziali per gestire la morbilità crescente e migliorare la reattività dei sistemi.
- Investire in infrastrutture resilienti: aggiornare ospedali, sistemi di emergenza e resilienza energetica è cruciale per resistere a calore, interruzioni ed eventi estremi.
- Rinnovare e formare la forza lavoro: rafforzare formazione, fidelizzazione e preparazione climatica attraverso competenze digitali, epidemiologia e capacità di risposta alle emergenze.
- Potenziare prevenzione e consapevolezza pubblica: ampliare screening precoce, comunicazione del rischio e sistemi di allerta per ondate di calore, picchi di inquinamento e focolai di vettori.
- Integrare raffrescamento urbano e infrastrutture verdi: implementare strategie di mitigazione del calore e spazi verdi per ridurre l’esposizione nelle aree urbane più popolate.
L’importanza delle partnership pubblico-private
Perché la collaborazione è importante? Perché nessuna organizzazione può affrontare queste sfide da sola. L’adozione di misure di adattamento ambiziose richiede un approccio sistemico che integri attori privati e settore pubblico.
Le partnership pubblico-private sono essenziali per accelerare l’adattamento, combinare finanziamenti pubblici e capitali privati e reagire più velocemente rispetto all’evoluzione dei rischi sanitari legati al clima. Combinando l’intelligence sanitaria pubblica con le analisi private, si migliorano previsione, targeting e risposta alle crisi. La responsabilità condivisa tra governance pubblica e innovazione privata rafforza la prontezza e la resilienza del sistema.
Le compagnie assicurative, con circa 12 trilioni di euro di asset solo in Europa1, svolgono un ruolo unico e cruciale – come investitori istituzionali, gestori del rischio e partner nello sviluppo di soluzioni di protezione integrate. Il loro coinvolgimento permette di sbloccare fondi, accelerare l’innovazione e sostenere lo sviluppo di infrastrutture resilienti ed ecosistemi di salute digitale.
Scopri di più sull’impegno di Generali per le partnership pubblico-private.
1 La stima si riferisce a dati del 2023.