Come The Human Safety Net sta proteggendo il futuro di famiglie e società

La Fondazione globale di Generali è attiva in 25 Paesi in America Latina, Europa e Asia. Attraverso una rete di 85 partner operanti in oltre 800 sedi, i programmi “For Families” e “For Refugees” hanno finora sostenuto più di 830mila bambini, genitori e rifugiati

a cura della Redazione
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Credit: HOANG OS

IL CONTESTO
Fondata nel 2017, la missione di The Human Safety Net è «liberare il potenziale delle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità affinché possano migliorare le condizioni di vita delle loro famiglie e comunità».

Mentre il mondo è alle prese con cambiamenti demografici, in questo articolo esploriamo come sostenere i bambini nelle prime fasi della vita e creare nuove opportunità per migranti e rifugiati possa aiutare le comunità ad adattarsi e prosperare.

Il programma “Early Journey of Life”, sviluppato in collaborazione con RTCCD e Monash University, incontra i genitori là dove già si trovano.

In Vietnam, la partecipazione dei genitori alle vaccinazioni dei bambini è obbligatoria e questo programma integra 12 sessioni di formazione genitoriale in presenza direttamente nelle visite di vaccinazione di routine nei centri di immunizzazione, trasformando il tempo di attesa in tempo di apprendimento. Uno studio controllato condotto tra il 2018 e il 2021 ha confermato che i bambini del gruppo di intervento hanno ottenuto punteggi più elevati nello sviluppo cognitivo, motorio e linguistico.

L’integrazione nei sistemi governativi è stata fondamentale. Nel 2024, il Ministero ha approvato nuove linee guida per la valutazione della salute infantile sviluppate in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Nazionale, basandosi sul nostro modello. La cooperazione continua con le province locali getta le basi per l’adozione a livello nazionale.

L'APPROFONDIMENTO

I due programmi della Fondazione

The Human Safety Net gestisce due programmi globali: “For Families”, che sostiene le famiglie vulnerabili con figli tra 0 e 6 anni, e “For Refugees”, che promuove l’integrazione dei rifugiati attraverso il lavoro e l’imprenditorialità.

Dall’altra parte del globo, in Italia, il Programma “For Refugees” risponde all’invecchiamento della popolazione del Paese formando rifugiati e migranti come assistenti sanitari. Con 16 partner privati e uno pubblico, l’iniziativa comprende fino a 10 mesi di lezioni in aula e 3 mesi di tirocinio. Dal suo lancio nel 2024, 300 partecipanti hanno completato il programma e tutti sono ora impiegati in ruoli di assistenza, portando nuova energia a un settore che ha urgente bisogno di sostegno.

Entrambi i programmi dimostrano come la collaborazione intersettoriale tra ONG, governi e settore privato possa rafforzare la resilienza sociale.