Una VITA da Leone

Patrizio Bars da Generali Italia
Da dove iniziare se non semplicemente dall’inizio? Aprile 1998, non avevo ancora 22 anni e ho avuto la fortuna di entrare per la prima volta nell’universo Generali. Contratto per sostituzione di maternità della collega Rossella, che ricordo sempre con molto affetto e la ringrazio, perché la sua gravidanza è stata la “mano” che mi ha tirato a bordo nella realtà della Direzione di Mogliano Veneto.

Da allora un’esperienza assolutamente bellissima e una crescita sotto molteplici aspetti, sia professionali che umani. All’epoca Ramo Vita, poi Generali Vita e tutt’oggi Life, sempre li. E mi piace credere che sia proprio un segno del destino questo forte legame con il termine VITA.

Decisamente, perché poi un giorno, marzo 2017, nel bel mezzo di una progettualità professionale impegnativa e intensa, proprio quando la mia VITA personale era ricca di grande gioia e soddisfazioni (da 9 mesi papà per la seconda volta) e anche fatica e impegno (era in costruzione la nostra nuova casa), alla mia porta è venuto a bussare proprio lui. Si, uno di quelli che non vorresti mai incontrare. Un linfoma nel mio caso. Di certo non ero il primo e purtroppo non sarò nemmeno l’ultimo!

Quei momenti non si dimenticano, non li auguro a nessuno e non ho vergogna a dire che nei primi giorni le lacrime erano facili. È in quei momenti che la VITA ti mette di fronte a un bivio: potevo decidere di arrendermi, lasciarmi travolgere o indossare il sorriso migliore, combattere la mia battaglia, trovare forza e trasmetterla anche ai miei familiari, che più di me accusavano il colpo. Senza dubbio la seconda, tutta la VITA!

Ci è voluto un anno di cure e terapie, toste, non è stata di certo una passeggiata ma ho retto e mi ritengo molto fortunato, non solo perché sono guarito, ma anche perché questa esperienza mi ha segnato nel corpo e nello spirito. La malattia mi ha insegnato a vivere più intensamente la VITA, ad assaporare ogni istante, ogni nuova singola esperienza, sia personale che professionale.

Ringrazio soprattutto la mia famiglia che ha vissuto questa esperienza al mio fianco, supportandomi e sopportandomi, ma anche la “famiglia” nata in Generali, fatta da splendidi colleghi, anzi amici, che con vicinanza hanno sempre mantenuto in VITA il forte legame con il mondo Generali, fino al mio rientro. Sono passati ormai tre anni da quando ho potuto finalmente riabbracciarli e tuffarmi nuovamente con entusiasmo ed energia nelle mie attività professionali quotidiane con il Business VITA. Nel 2019 ho anche festeggiato il primo traguardo dei Seniores con 20 anni di azienda. Spero la mia storia possa essere un esempio positivo e di speranza per chi si dovesse trovare di fronte a quel bivio: non mollate, siate forti come il nostro Leone. Io lo sono stato, il Leone è Partner di VITA.

Una VITA da Leone

Da dove iniziare se non semplicemente dall’inizio? Aprile 1998, non avevo ancora 22 anni e ho avuto la fortuna di entrare per la prima volta nell’universo Generali. Contratto per sostituzione di maternità della collega Rossella, che ricordo sempre con molto affetto e la ringrazio, perché la sua gravidanza è stata la “mano” che mi ha tirato a bordo nella realtà della Direzione di Mogliano Veneto.

Da allora un’esperienza assolutamente bellissima e una crescita sotto molteplici aspetti, sia professionali che umani. All’epoca Ramo Vita, poi Generali Vita e tutt’oggi Life, sempre li. E mi piace credere che sia proprio un segno del destino questo forte legame con il termine VITA.

Decisamente, perché poi un giorno, marzo 2017, nel bel mezzo di una progettualità professionale impegnativa e intensa, proprio quando la mia VITA personale era ricca di grande gioia e soddisfazioni (da 9 mesi papà per la seconda volta) e anche fatica e impegno (era in costruzione la nostra nuova casa), alla mia porta è venuto a bussare proprio lui. Si, uno di quelli che non vorresti mai incontrare. Un linfoma nel mio caso. Di certo non ero il primo e purtroppo non sarò nemmeno l’ultimo!

Quei momenti non si dimenticano, non li auguro a nessuno e non ho vergogna a dire che nei primi giorni le lacrime erano facili. È in quei momenti che la VITA ti mette di fronte a un bivio: potevo decidere di arrendermi, lasciarmi travolgere o indossare il sorriso migliore, combattere la mia battaglia, trovare forza e trasmetterla anche ai miei familiari, che più di me accusavano il colpo. Senza dubbio la seconda, tutta la VITA!

Ci è voluto un anno di cure e terapie, toste, non è stata di certo una passeggiata ma ho retto e mi ritengo molto fortunato, non solo perché sono guarito, ma anche perché questa esperienza mi ha segnato nel corpo e nello spirito. La malattia mi ha insegnato a vivere più intensamente la VITA, ad assaporare ogni istante, ogni nuova singola esperienza, sia personale che professionale.

Ringrazio soprattutto la mia famiglia che ha vissuto questa esperienza al mio fianco, supportandomi e sopportandomi, ma anche la “famiglia” nata in Generali, fatta da splendidi colleghi, anzi amici, che con vicinanza hanno sempre mantenuto in VITA il forte legame con il mondo Generali, fino al mio rientro. Sono passati ormai tre anni da quando ho potuto finalmente riabbracciarli e tuffarmi nuovamente con entusiasmo ed energia nelle mie attività professionali quotidiane con il Business VITA. Nel 2019 ho anche festeggiato il primo traguardo dei Seniores con 20 anni di azienda. Spero la mia storia possa essere un esempio positivo e di speranza per chi si dovesse trovare di fronte a quel bivio: non mollate, siate forti come il nostro Leone. Io lo sono stato, il Leone è Partner di VITA.