32 maggio 2012 - Emilia
Il 20 maggio una prima scossa aveva colpito una delle aree più produttive d’Italia, neanche Generali fu risparmiata: l’Agenzia di San Felice sul Panaro in zona rossa e con crepe ovunque. Il venerdì erano state lasciate tante posizioni ancora in lavorazione e andavano recuperati documenti, incassi subagenti, sinistri denunciati e non ancora aperti, documentazione di clienti.
Il 29 maggio una nuova potente scossa, più forte della precedente, ha esteso l’area colpita proprio in un momento in cui si cercava di riprendere la quotidianità. Ben 8 Agenzie in tutto inagibili, collaboratori che vi lavoravano alle prese con nuove paure, drammi familiari, logistici e paura per il futuro. Quella terra su cui con orgoglio ogni giorno poggiavano i propri piedi all’improvviso era diventata insicura, tremolante.
Alcuni Agenti e tanti nostri collaboratori sono passati alla vita in tenda, alle mense collettive e al vivere una nuova stagione.
I Clienti, fonte essenziale del nostro business, alle prese con i problemi creati dal sisma ma anche con l’esigenza di essere seguiti più e meglio di prima. La casa crollata, l’attività interrotta, i macchinari danneggiati, le vetture inservibili, le scadenze in corso. Erano coperti? Erano previste proroghe sospensioni? Dov’era Generali se gli uffici di riferimento di sempre erano chiusi?
Un giorno, il 30 maggio, è stato necessario per reperire nuovi laptop e telefoni cellulari, configurarli come sistemi di Agenzia e predisporli all’utilizzo.
Il giorno dopo, il 31, nel momento in cui tutta la consueta logistica era ancora in tilt, Roberto è partito con l’auto carica, evitando i ponti sorvegliati e le chiusure per pericolo di ulteriori scosse, destinazione Emilia
Tre giorni dopo l’ultima grande scossa che l’aveva resa inagibile, l’Agenzia di Mirandola è tornata a operare con le proprie persone, che fortunatamente non avevano subito danni, tra le tendopoli.
Le altre Agenzie impattate, come San felice sul Panaro, Carpi, Fabbrico ecc., grazie all’operosità da remoto di Lucio, sono tornate all’operatività grazie al reindirizzamento tecnico su altre sedi (subagenzie) agibili e grazie al supporto delle Agenzie limitrofe non impattate dal sisma che hanno garantito gli spazi e il supporto operativo ai colleghi colpiti.
Il 7 giugno è stata avviata una campagna di comunicazione all’interno delle aree colpite, tra sfollati e persone che temevano di aver perso l’attività per sempre, per informare come e dove potevano trovare i loro consulenti Generali di sempre.
In una delle zone più produttive d’Italia, la risposta tempestiva, la vicinanza, la consulenza e la gestione rapida dei sinistri si è rivelata un contributo per la comunità Generali e per tutta la comunità colpita.
Dai primi momenti di sconforto si è passati all’Agenzia in tenda, poi nel container e poi a spazi comuni riservati dalle autorità alle attività produttive. Infine alle nuove sedi, ma intanto un anno era già trascorso (nella foto voglio ricordare come un’intera Agenzia sia stata resa nuovamente operativa in uno spazio 2×10).
Mi piace ricordare questo anniversario anche alla luce del periodo che stiamo vivendo. Dopo 9 anni forse molti hanno dimenticato quei momenti, forse qualcuno non si ricorda cos’è avvenuto, ma quelle Agenzie che pur con gravissimi problemi da affrontare hanno saputo pensare soprattutto ai propri Clienti, non solo si sono riprese ma sono divenute più forti di prima.
Spero sia un auspicio per i nostri prossimi 190 anni perché Partner di Vita non sia solo uno slogan.
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31 maggio 2012 - Emilia
31 maggio 2012. Stranamente un gioco di numeri e non un errore. Questo giorno, 9 anni fa, partiva da Mogliano Veneto un’automobile carica di laptop, cellulari, schede dati sim (vi ricordate che si doveva inserire un’apposita “chiavetta” nel pc) e alcune stampanti.
Il 20 maggio una prima scossa aveva colpito una delle aree più produttive d’Italia, neanche Generali fu risparmiata: l’Agenzia di San Felice sul Panaro in zona rossa e con crepe ovunque. Il venerdì erano state lasciate tante posizioni ancora in lavorazione e andavano recuperati documenti, incassi subagenti, sinistri denunciati e non ancora aperti, documentazione di clienti.
Il 29 maggio una nuova potente scossa, più forte della precedente, ha esteso l’area colpita proprio in un momento in cui si cercava di riprendere la quotidianità. Ben 8 Agenzie in tutto inagibili, collaboratori che vi lavoravano alle prese con nuove paure, drammi familiari, logistici e paura per il futuro. Quella terra su cui con orgoglio ogni giorno poggiavano i propri piedi all’improvviso era diventata insicura, tremolante.
Alcuni Agenti e tanti nostri collaboratori sono passati alla vita in tenda, alle mense collettive e al vivere una nuova stagione.
I Clienti, fonte essenziale del nostro business, alle prese con i problemi creati dal sisma ma anche con l’esigenza di essere seguiti più e meglio di prima. La casa crollata, l’attività interrotta, i macchinari danneggiati, le vetture inservibili, le scadenze in corso. Erano coperti? Erano previste proroghe sospensioni? Dov’era Generali se gli uffici di riferimento di sempre erano chiusi?
Un giorno, il 30 maggio, è stato necessario per reperire nuovi laptop e telefoni cellulari, configurarli come sistemi di Agenzia e predisporli all’utilizzo.
Il giorno dopo, il 31, nel momento in cui tutta la consueta logistica era ancora in tilt, Roberto è partito con l’auto carica, evitando i ponti sorvegliati e le chiusure per pericolo di ulteriori scosse, destinazione Emilia
Tre giorni dopo l’ultima grande scossa che l’aveva resa inagibile, l’Agenzia di Mirandola è tornata a operare con le proprie persone, che fortunatamente non avevano subito danni, tra le tendopoli.
Le altre Agenzie impattate, come San felice sul Panaro, Carpi, Fabbrico ecc., grazie all’operosità da remoto di Lucio, sono tornate all’operatività grazie al reindirizzamento tecnico su altre sedi (subagenzie) agibili e grazie al supporto delle Agenzie limitrofe non impattate dal sisma che hanno garantito gli spazi e il supporto operativo ai colleghi colpiti.
Il 7 giugno è stata avviata una campagna di comunicazione all’interno delle aree colpite, tra sfollati e persone che temevano di aver perso l’attività per sempre, per informare come e dove potevano trovare i loro consulenti Generali di sempre.
In una delle zone più produttive d’Italia, la risposta tempestiva, la vicinanza, la consulenza e la gestione rapida dei sinistri si è rivelata un contributo per la comunità Generali e per tutta la comunità colpita.
Dai primi momenti di sconforto si è passati all’Agenzia in tenda, poi nel container e poi a spazi comuni riservati dalle autorità alle attività produttive. Infine alle nuove sedi, ma intanto un anno era già trascorso (nella foto voglio ricordare come un’intera Agenzia sia stata resa nuovamente operativa in uno spazio 2×10).
Mi piace ricordare questo anniversario anche alla luce del periodo che stiamo vivendo. Dopo 9 anni forse molti hanno dimenticato quei momenti, forse qualcuno non si ricorda cos’è avvenuto, ma quelle Agenzie che pur con gravissimi problemi da affrontare hanno saputo pensare soprattutto ai propri Clienti, non solo si sono riprese ma sono divenute più forti di prima.
Spero sia un auspicio per i nostri prossimi 190 anni perché Partner di Vita non sia solo uno slogan.