Risultati Consolidati Gruppo Generali al 30 Giugno 2023 (1)

09 agosto 2023 - 12:39 price sensitive

Generali: eccellente crescita del risultato operativo e dell’utile. Estremamente solida la posizione di capitale

  • Premi lordi in aumento a € 42,2 miliardi (+3,6%), grazie al forte sviluppo del Danni (+10,6%). Raccolta netta Vita interamente concentrata nelle linee unit-linked e puro rischio e malattia, coerentemente con la strategia del Gruppo
  • Risultato operativo in aumento a oltre € 3,7 miliardi (+28,0%), principalmente grazie al forte sviluppo del Danni; solido il risultato del Vita. Combined Ratio migliora a 91,6% (-5,4 p.p.). Eccellente New Business Margin a 5,81% (+0,31 p.p.)
  • Utile netto normalizzato2 in forte crescita a € 2.330 milioni (+60,9%)
  • Estremamente solida la posizione di capitale, con il Solvency Ratio a 228% (221% FY2022), anche grazie alla forte generazione normalizzata di capitale

Il Group CEO di Generali, Philippe Donnet, ha affermato: “Gli eccellenti risultati della prima metà del 2023 continuano a dimostrare l'efficacia della nostra strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ e quanto Generali sia sempre più profittevole, diversificata, resiliente e con una solida posizione finanziaria. Arrivati a metà dell’implementazione del piano, siamo pienamente in linea per realizzare i nostri ambiziosi obiettivi, confermando di avere la solidità necessaria per governare con successo il complesso scenario macroeconomico e geopolitico in costante evoluzione. Inoltre, il nostro Gruppo sarà ulteriormente rafforzato dalle recenti acquisizioni di Liberty Seguros e Conning, che consentiranno il consolidamento della nostra leadership assicurativa in Europa e l’espansione della nostra piattaforma di asset management a livello globale. I risultati che presentiamo oggi sono stati raggiunti grazie all’impegno dei nostri colleghi e di tutti i nostri agenti: sono loro a rappresentare le solide fondamenta che permettono al Gruppo di proseguire sulla strada della crescita sostenibile, creando valore per tutti i nostri stakeholder”.

Executive Summary

Executive Summary

Milano – Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali, riunitosi sotto la presidenza di Andrea Sironi, ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata 2023 del Gruppo Generali.

I premi lordi sono in aumento a € 42.237 milioni (+3,6%), grazie al forte sviluppo del segmento Danni.
La raccolta netta Vita si attesta a € -877 milioni, con deflussi netti nella linea risparmio parzialmente compensati da flussi netti positivi nelle linee unit-linked e puro rischio e malattia: questo è coerente con la strategia del Gruppo di riposizionamento del portafoglio Vita e riflette inoltre le dinamiche osservate nel canale bancario in Italia e in Francia.

Il risultato operativo è in forte aumento a € 3.721 milioni (+28,0%), anche grazie alla diversificazione delle fonti di utile, che comprende il contributo delle acquisizioni già concluse.
In particolare, il risultato operativo del segmento Danni è in crescita a € 1.853 milioni (+85,7%). Il Combined Ratio migliora a 91,6% (-5,4 p.p.), grazie a una minore sinistralità.
Il risultato operativo Vita è solido a € 1.813 milioni (-3,5%) e il New Business Margin è in crescita al 5,81% (+0,31 p.p.).
Il risultato operativo del segmento Asset & Wealth Management è pari a € 498 milioni (+1,3%), grazie al forte contributo di Banca Generali.
Il risultato operativo del segmento Holding e altre attività migliora a € -125 milioni (€ -149 milioni 1H2022).

L’utile netto normalizzato3 aumenta significativamente a € 2.330 milioni (€ 1.448 milioni 1H2022). Questo è dovuto principalmente al miglioramento del risultato operativo – che evidenzia il beneficio di fonti di utile diversificate –, all’utile non ricorrente relativo alla cessione di un complesso immobiliare londinese (per € 193 milioni al netto delle imposte), e riflette anche l'impatto di € 97 milioni di svalutazioni su strumenti a reddito fisso russi registrate a 1H2022.

L’utile netto cresce a € 2.243 milioni (€ 864 milioni 1H2022).

Il patrimonio netto di Gruppo è in aumento a € 26,7 miliardi (+0,2%), grazie al risultato netto di periodo, parzialmente compensato dalla contabilizzazione del dividendo 2022.

Il Contractual Service Margin (CSM), che è la voce di bilancio introdotta dal principio IFRS 17 e che consiste nei profitti futuri attualizzati del portafoglio in essere, è in aumento a € 32,1 miliardi (€ 31,0 miliardi FY2022).

Gli Asset Under Management complessivi del Gruppo sono pari a € 631,0 miliardi (+2,6% rispetto a FY2022) e riflettono il positivo effetto di mercato.

Il Gruppo conferma la sua posizione patrimoniale estremamente solida, con il Solvency Ratio al 228% (221% FY2022).

Segmento Vita

  • Risultato operativo a € 1.813 milioni (-3,5%)
  • Eccellente New Business Margin a 5,81% (+0,31 p.p.)
  • Il valore della nuova produzione (NBV) è pari a € 1.245 milioni (-9,2%)
Segmento Vita

I premi lordi del segmento Vita4 ammontano a € 25.888 milioni (-0,3%).
La linea puro rischio e malattia conferma la solida traiettoria di crescita (+5,3%), spinta in particolare da Francia, Italia e CEE. Positivo anche lo sviluppo della linea risparmio (+6,3%), trainata principalmente da Asia e Francia. In flessione la linea unit linked (-14,9%), in particolare in Italia e Francia.

La raccolta netta Vita è pari a € -877 milioni. Le linee puro rischio e malattia e unit linked registrano una raccolta netta positiva, dimostrandosi resilienti: la linea puro rischio e malattia cresce a € 2.565 milioni, guidata da Italia, Francia e CEE, e la linea unit linked si attesta a € 2.786 milioni. I deflussi netti nella linea risparmio (€ -6.228 milioni) sono coerenti con la strategia del Gruppo di riposizionamento del portafoglio e riflettono anche le dinamiche osservate nel canale bancario in Italia e in Francia.

La nuova produzione (espressa in termini di valore attuale dei premi futuri - PVNBP) si attesta a € 21.424 milioni (-14,0%). La riduzione riflette prevalentemente il maggior impatto dell’attualizzazione dei premi futuri derivante dall’incremento dei tassi di interesse: in termini di premi annui equivalenti, non impattati dall’effetto di attualizzazione, il calo si attesta infatti al 3,6%. L’andamento della produzione è inoltre collegato all’attuale contesto sfidante per i prodotti assicurativi in Italia (dovuto anche agli alti rendimenti offerti dai titoli governativi) e, relativamente ai prodotti di rischio in Francia, all’applicazione di uno specifico requisito IFRS 17 in ambito di riconoscimento anticipato dei contratti.
La redditività della nuova produzione sul PVNBP (New Business Margin) si attesta a un eccellente 5,81%, (+0,31 p.p), principalmente grazie all'aumento dei tassi di interesse. L’effetto degli andamenti sopracitati determina un New Business Value (NBV) pari a € 1.245 milioni (-9,2%).

Il Contractual Service Margin Vita (CSM Vita) cresce a € 31.268 milioni (€ 30.207 milioni FY2022). La crescita deriva principalmente dal contributo del New Business CSM Vita pari a € 1.541 milioni che, in aggiunta al ritorno atteso del CSM (€ 852 milioni), più che compensa il rilascio del CSM Vita per € 1.492 milioni.
Quest’ultimo rappresenta inoltre il principale contributo (superiore all’80%) al risultato operativo, che si attesta a € 1.813 milioni (€ 1.879 milioni 1H2022). Il risultato operativo Vita ha registrato un effetto one-off da parte di Global Business Activities, senza il quale sarebbe rimasto sostanzialmente invariato rispetto a 1H2022.

Segmento Danni

  • Premi in aumento a € 16.349 milioni (+10,6%)
  • Combined Ratio in miglioramento a 91,6% (-5,4 p.p.)
  • Risultato operativo in forte crescita a € 1.853 milioni (+85,7%)
Segmento Danni

I premi lordi del segmento Danni sono in crescita a € 16.349 milioni (+10,6%), spinti dalla performance di entrambe le linee di business.
In forte miglioramento la linea non auto (+10,7%), con una crescita diffusa nelle principali aree di operatività del Gruppo. La raccolta di Europ Assistance è in aumento del 44,0%, grazie alla continua espansione dei volumi nel business viaggi.
La linea auto cresce dell’11,0%, in tutte le principali aree grazie, in particolare, alle dinamiche positive registrate in Italia, Francia, CEE e Argentina. Escludendo il contributo dell'Argentina, paese colpito da iperinflazione, la raccolta della linea auto è in aumento del 5,1%.


Il risultato operativo è in forte crescita a € 1.853 milioni (+85,7%). Per la prima volta risulta superiore al risultato operativo Vita, riflettendo l’implementazione della strategia di riposizionamento del portafoglio. Tale risultato è stato possibile grazie al significativo incremento del risultato tecnico, all’effetto positivo dell’attualizzazione e all’incremento dei proventi operativi da investimenti, insieme al positivo contributo delle acquisizioni effettuate negli anni precedenti.

Il Combined Ratio si attesta a 91,6% (97,0% 1H2022), riflettendo un miglioramento della sinistralità al 62,1% (-6,3 p.p.), in parte compensato da un expense ratio leggermente superiore al 29,5% (+0,9 p.p.). La dinamica positiva della sinistralità ha beneficiato di un maggior impatto dell’attualizzazione. Le catastrofi naturali hanno inciso per 1,2 p.p. (1,9 p.p. 1H2022). Dopo un primo trimestre 2023 scarsamente impattato, i sinistri catastrofali si sono concentrati nel secondo trimestre, principalmente per le alluvioni in Italia. L'impatto dei grandi sinistri man-made è aumentato a 1,8 p.p. (+1,0 p.p.). Il contributo delle generazioni precedenti si è attestato a  -2,8% a 1H2023: questo si attestava +0,5 p.p. a 1H2022 per uno specifico rafforzamento delle riserve legato allo scenario inflattivo.
Il combined ratio non attualizzato – che esclude l’impatto dell’attualizzazione dei sinistri – ha registrato un miglioramento a 95,2% (98,7% 1H2022).

Il risultato operativo dei servizi assicurativi si è attestato a € 1.239 milioni (€ 393 milioni 1H2022), beneficiando di € 528 milioni per effetto dell’attualizzazione (€ 224 milioni 1H2022), con un risultato operativo dei servizi assicurativi non attualizzato pari a € 711 milioni (€ 169 milioni 1H2022). Il risultato degli investimenti è pari a € 615 milioni (+1,6%), riflettendo maggiori proventi da investimenti che hanno più che compensato l'aumento degli oneri finanziari assicurativi pari a € -173 milioni (€ -19 milioni 1H2022).

Segmento Asset & Wealth Management

  • Risultato operativo dell’Asset & Wealth Management cresce a € 498 milioni (+1,3%)
  • Risultato operativo del gruppo Banca Generali in aumento a € 233 milioni (+41,2%), grazie alla diversificazione del business e al miglioramento dei margini
Segmento Asset & Wealth Management

Il risultato operativo del segmento Asset & Wealth Management si attesta a € 498 milioni (+1,3%).

Il risultato operativo delle attività di Asset Management è pari a € 265 milioni (-18,9%): i ricavi operativi sono in calo a € 517 milioni (-5,1%), riflettendo principalmente gli effetti di mercato sugli AUM medi in gestione rispetto a 1H2022 e la riduzione delle commissioni di performance da € 38 milioni a € 4 milioni rispetto a 
1H2022. Le commissioni di transazione derivanti da investimenti in real estate e infrastrutture si attestano a € 27 milioni.
I costi operativi aumentano a € 253 milioni (+15,4%), riflettendo maggiori costi del personale e IT.

Il risultato operativo del gruppo Banca Generali aumenta a € 233 milioni (+41,2%) grazie alla diversificazione del business, che ha permesso di cogliere le opportunità che sono emerse sui mercati nel corso del primo semestre. La gran parte del risultato operativo del periodo è ricorrente. La performance è stata supportata anche dal miglioramento del margine d’interesse netto e da una disciplinata gestione dei costi.
La raccolta netta complessiva di Banca Generali a 1H2023 si attesta a € 3,3 miliardi, confermando un andamento commerciale solido a livello di volumi.

Segmento Asset & Wealth Management

Il risultato netto del segmento Asset Management si attesta a € 190 milioni (-15,6%).

Il valore complessivo degli Asset Under Management gestiti dalle società di Asset Management è pari a € 502 miliardi (-0,5% rispetto a FY2022). Gli Asset Under Management di parti terze gestiti dalle società di Asset Management aumentano a € 103 miliardi (+1,1% rispetto a FY2022) con una raccolta netta da clienti esterni pari a € 0,9 miliardi.

Segmento Holding e Altre Attività

  • Risultato operativo migliora a € -125 milioni
  • Contributo positivo da Francia e Planvital
Segmento Holding e Altre Attività

Il risultato operativo del segmento Holding e altre attività raggiunge € -125 milioni (€ -149 milioni 1H2022).
Positivo il contributo delle Altre attività per il miglioramento registrato in Francia, principalmente grazie a maggiori dividendi infragruppo, e da parte di Planvital. I costi operativi di holding crescono del 7,5% per effetto principalmente dell’aumento dei costi del personale e di progetto, a fronte dell’implementazione delle nuove iniziative strategiche.  

Situazione Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo

  • Estremamente solida la posizione di capitale, con Solvency Ratio a 228% (221% FY2022)
  • Forte generazione di capitale pari a € 2,7 miliardi
Situazione Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo

Il Solvency Ratio si attesta a 228% (221% FY2022). L’incremento di 7 p.p. riflette in particolare il forte contributo della generazione normalizzata di capitale e gli impatti positivi derivanti dalle varianze di mercato (guidati dal restringimento degli spread sui titoli di Stato e dal favorevole andamento del mercato azionario) e dai cambiamenti normativi. Tali fattori hanno più che compensato l'accantonamento del dividendo di periodo e l’impatto delle varianze non economiche (principalmente legato al trend dei riscatti registrati in specifici portafogli Vita in Italia e Francia, e al riacquisto di azioni proprie a supporto del piano di incentivazione a lungo termine del Gruppo).

Forte la generazione normalizzata di capitale a € 2,7 miliardi (€ 2,0 miliardi 1H2022): è sostenuta dal contributo di entrambi i segmenti, Vita e Danni, e beneficia inoltre di un maggior effetto di rilascio a seguito dell'aumento dei tassi di interesse.

Outlook

Nel primo semestre del 2023 i mercati finanziari sono stati guidati da due fattori interconnessi. Il primo ha riguardato la traiettoria futura dell'inflazione, con prezzi dell'energia più bassi e un miglioramento nelle catene di approvvigionamento che hanno portato a un rallentamento dell’inflazione, mentre l'aumento dei salari e la piena occupazione in diversi paesi hanno segnalato una dinamica inflazionistica più persistente. Il secondo fattore è stata l’aspettativa di un rallentamento della crescita economica dovuto alla serie di aumenti dei tassi implementata da parte delle principali banche centrali; tale aspettativa è stata rafforzata dall’inasprimento degli standard creditizi nel settore bancario americano ed europeo, anche come effetto delle pressioni sulle banche regionali americane. Ciò nonostante, l’economia e i mercati finanziari si sono dimostrati più resilienti del previsto rispetto a tassi di interesse più elevati.
Nel secondo semestre del 2023 il settore assicurativo globale potrebbe risentire dell’incertezza derivante dalla possibilità di un rallentamento economico, il quale potrebbe venire compensato da una riduzione attesa dell’inflazione nei prossimi mesi.

In tale contesto e in linea con le priorità previste dal piano Lifetime Partner 24: Driving Growth, nel Vita il Gruppo conferma il ribilanciamento del proprio portafoglio a rafforzamento ulteriore della profittabilità e con una logica di più efficiente allocazione di capitale. Continueranno a essere chiave la semplificazione e l’innovazione, con una gamma di soluzioni modulari di prodotto, disegnate sulle specifiche esigenze e nuovi bisogni dei clienti. Nel Danni, l’obiettivo del Gruppo, nei mercati assicurativi maturi in cui è presente, è di massimizzare la crescita profittevole, beneficiando nel 2024 anche dell’acquisizione di Liberty Seguros. Si conferma il focus sulla crescita nel non auto. Nei mercati ad alto potenziale di crescita la priorità è aumentare la quota di mercato, ampliando la propria presenza e offerta sul territorio. Il Gruppo continua inoltre a seguire un approccio flessibile nei confronti degli adeguamenti tariffari - dopo quelli intrapresi nel corso del 2022 e all’inizio del 2023 che si sono tradotti in un aumento concreto del premio medio annuo - e delle altre misure tecniche finalizzate al miglioramento della redditività. Nell’Asset & Wealth Management, l’Asset Management continua ad attuare la propria strategia, con gli obiettivi di ampliare il catalogo prodotti, in particolare su real asset & private asset, di potenziare le competenze distributive e di estendere la presenza in nuovi mercati cui contribuirà a partire dalla seconda metà del 2024 la recente acquisizione di Conning Holdings Limited. Nel Wealth Management, il gruppo Banca Generali continuerà a focalizzarsi sui propri obiettivi di sviluppo dimensionale, profittabilità e remunerazione degli azionisti, come definito nel proprio piano strategico.
Con riferimento alla politica degli investimenti, il Gruppo conferma la propria strategia di asset allocation volta a garantire la coerenza con le passività verso gli assicurati e ad incrementare la redditività corrente, nonché gli investimenti selettivi volti a migliorare la diversificazione e la protezione dall’inflazione nel lungo periodo.

Grazie alle azioni di business intraprese per mantenere la profittabilità e alle iniziative strategiche avviate in coerenza con il piano, il Gruppo conferma il proprio impegno a perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili e guidare l’innovazione in modo da raggiungere un tasso di crescita annuo composto dell’utile per azione5 compreso tra il 6% e l’8% nel periodo 2021-2024, generare flussi di cassa netti disponibili a livello della Capogrupposuperiori a € 8,5 miliardi nel periodo 2022-2024 e distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel periodo 2022-2024 per un ammontare compreso tra € 5,2 miliardi e € 5,6 miliardi, con ratchet policy sul dividendo per azione.


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Eventi Significativi Successivi al 30 Giugno 2023

Gli eventi significativi intervenuti successivamente alla chiusura del periodo sono disponibili nella Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata 2023. La Relazione contiene anche la descrizione degli indicatori alternativi di performance e il Glossario.


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Q&A Conference Call

Il Group CEO, Philippe Donnet, il Group General Manager, Marco Sesana e il Group CFO, Cristiano Borean parteciperanno alla Q&A conference call sui risultati del Gruppo Generali al 30 giugno 2023, che si terrà il 9 agosto 2023 alle ore 16.00 CEST.

Per seguire la conferenza nella modalità di solo ascolto, digitare il numero +39 02 8020927.

 

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Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Cristiano Borean, dichiara, ai sensi del comma 2, articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Risultati di Generali 2° trimestre 2023

Risultati di Generali 2° trimestre 2023

Ulteriori Informazioni per Segmento

Ulteriori Informazioni per Segmento
Ulteriori Informazioni per Segmento

Stato Patrimoniale(7)

Stato Patrimoniale(7)
Stato Patrimoniale(7)

Conto Economico

Conto Economico

A partire da 1Q2023 le informazioni finanziarie riportate per area geografica riflettono l’organizzazione manageriale del Gruppo effettiva da 01/09/2022, che consiste in: Italia, Francia, DACH (Germania, Austria e Svizzera), International (Paesi dell’Europa centro-orientale  -CEE, Mediterranean & Latin America, Asia), Asset & Wealth Management, Holding di Gruppo e altre società (che comprende anche Europ Assistance e le Global Business Activities). A partire 1Q2023 le joint venture bancassicurative di Cattolica (Vera e BCC) sono considerate un ‘gruppo detenuto per la cessione’ in base al principio contabile IFRS 5 e quindi i rispettivi risultati vengono riclassificati nel ‘Risultato delle operazioni discontinue’. Di conseguenza, i risultati 1H2022 del Gruppo presentati lo scorso anno sono stati riclassificati. Le variazioni di premi, raccolta netta Vita e nuova produzione sono a termini omogenei (ossia a parità di cambi e area di consolidamento). Gli importi sono arrotondati alla prima cifra decimale; ne consegue che la somma degli importi arrotondati non in tutti i casi coincide con il totale arrotondato. Analoga situazione può presentarsi per le variazioni.

2 Le definizioni di risultato netto normalizzato e di EPS normalizzato neutralizzano l’impatto da: 1) utili o perdite su asset misurati a fair value a conto economico relativi al patrimonio netto e a portafogli diversi da quelli a diretta partecipazione agli utili; 2) effetto dell’iperinflazione ai sensi dello IAS 29; 3) ammortamento di attivi immateriali connessi a fusioni e acquisizioni; 4) utili e perdite derivanti da acquisizioni e cessioni. Il calcolo dell'EPS si basa sul numero medio ponderato di 1.541.302.942 azioni in circolazione ed esclude le azioni proprie medie ponderate pari a 34.266.304.

3 Per la definizione di utile netto normalizzato, si veda la nota 2 a pagina 1.

Comprensivi dei premi da contratti di investimento pari a € 776 milioni (€ 532 milioni 1H2022).

CAGR a 3 anni basato sull'EPS normalizzato del 2024 (secondo i principi contabili IFRS 17/9 e la definizione di risultato netto normalizzato attualmente adottata dal Gruppo), rispetto all'EPS normalizzato del 2021 (secondo i principi contabili IFRS 4 e la definizione di risultato netto normalizzato adottata dal Gruppo fino al 2022).


Flussi di cassa netti alla Holding e dividendi espressi in visione di cassa.

7 Con riguardo agli schemi di bilancio previsti dalla legge, si precisa che si tratta di dati per i quali non è stata completata l'attività di revisione legale dei conti. Nei termini indicati dalle vigenti disposizioni normative, sarà pubblicata sul sito di Gruppo la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata 2023 nella sua versione definitiva che sarà comprensiva, inoltre, della Relazione della Società di Revisione.