Risultati consolidati al 30 giugno 2011
05 agosto 2011 - 12:26 price sensitive
Generali, continua la crescita delle performance industriali. Risultato operativo oltre € 2,4 mld (+12,7%1), trainato dal risultato del segmento danni (+36,3%)
Utile netto a € 806 mln (€ 873 mln in 1H10) dopo svalutazioni nette su obbligazioni Grecia e partecipazione in Telco per € 283 mln
- Risultato operativo danni a € 799 mln (+36,3%); combined ratio migliora di 2,3 p.p. a 96,5% (98,8% al 1H10), in progresso il contributo del settore motor
- Risultato operativo vita a € 1,7 mld (+6,1%)
- Risultato operativo segmento finanziario a € 211 mln (+3,8%), spinto dallo sviluppo del private banking nel Far East
- Premi danni crescono a € 12 mld (+2%) grazie allo sviluppo delle linee auto e retail
- Premi vita a € 23,8 mld (-9,5%). Focus su prodotti ad alta redditività con crescita premi annui (+4,5%). Valore nuova produzione vita (NBV) cresce a € 525 mln (+7,3% a termini omogenei) con miglioramento dei margini a 20,9% (17,8% al 1H10)
Il Group CEO di Generali, Giovanni Perissinotto, ha affermato: “Generali si conferma un Gruppo solido e capace di realizzare performance industriali in crescita anche in momenti di forti tensioni e volatilità nei mercati. Inoltre, in questo contesto economico – finanziario difficile, la diversificazione e solidità dei nostri investimenti ci ha permesso di mantenere stabile il nostro patrimonio netto. Continua la nostra strategia di crescita nei mercati ad alto potenziale di sviluppo e il focus sull’efficientamento dei Paesi core europei. A seguito delle positive evidenze ottenute ad oggi da tutte le nostre linee di business, ci sentiamo di confermare per fine anno i target di risultato operativo compresi tra € 4-4,7 miliardi”.
Milano - Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali, riunitosi oggi sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2011.
In un primo semestre segnato da forti tensioni sui mercati a seguito dell’accentuarsi del rischio sovrano di alcuni Paesi ad elevato indebitamento pubblico, il Gruppo Generali ha realizzato ottime performance operative trainate da un eccellente risultato danni e dal miglior risultato semestrale vita degli ultimi quattro anni, che beneficia di margini tecnici e finanziari in aumento. Positivo anche il contributo del segmento finanziario grazie, in particolare, ai buoni risultati derivanti dallo sviluppo del private banking. Il risultato operativo complessivo al 30 giugno si attesta a € 2,4 miliardi (+12,7%) e mostra un’accelerazione del trend di crescita nel secondo trimestre con un robusto sviluppo in Italia, Francia ed Est Europa.
La spinta del risultato operativo ha contribuito a raggiungere un elevato utile netto di € 806 milioni (-7,7%; € 873 milioni nel 1H10), nonostante l’impatto netto di svalutazioni straordinarie derivanti, in particolare, dai titoli di stato greci (€ 140 milioni) e dalla partecipazione in Telco (€ 143 milioni).
In particolare, il Gruppo, in seguito alla recente proposta di ristrutturazione del debito sovrano della Grecia ha deciso di svalutare i titoli governativi del Paese con scadenza entro il 2020 (più del 70% dell’esposizione complessiva in obbligazioni della Grecia). La svalutazione determinata sulla base dei corsi registrati sui mercati finanziari al 30 giugno è stata in media di circa il 47% del valore dei titoli. Per quanto riguarda la partecipazione del titolo Telco, holding che detiene il 22,4% di Telecom Italia, la svalutazione è stata effettuata sulla base di un valore implicito di Telecom Italia di € 1,8 per azione. Non considerando queste componenti straordinarie, l’utile netto sarebbe in crescita del 24,7% a € 1.089 milioni.
In merito alle performance operative, il risultato del segmento danni segna una crescita del 36,3%, mostrando un’elevata redditività tecnica. Il combined ratio registra infatti un miglioramento di 2,3 punti percentuali a 96,5% (98,8% nel 1H10), grazie al calo della sinistralità in particolare in Italia, Est Europa e Spagna, e alla politica di riduzione delle spese amministrative.
Si conferma l’elevato risultato operativo vita a quasi € 1,7 miliardi con una crescita del 6,1% grazie in particolare alla gestione degli investimenti, all’incremento dei margini tecnici e al controllo delle spese. Lo sviluppo del segmento è stato registrato in quasi tutti i mercati di operatività del Gruppo, con un forte progresso in Francia. In crescita anche il contributo del risultato operativo del segmento finanziario (+3,8%) grazie in particolare ai buoni risultati derivanti dallo sviluppo internazionale di BSI.
Risultato operativo complessivo per regione geografica | |||
€ mln | 30/06/2011 | 30/06/2010 | Δ |
Italia | 996 | 932 | 6,90% |
Francia | 454 | 344 | 32,00% |
Germania | 321 | 364 | -11,90% |
CEE | 256 | 216 | 18,50% |
Risultato operativo totale* | 2.408 | 2.136 | 12,70% |
* Incluse le spese di holding e le rettifiche infragruppo |
Sul versante della produzione, i premi lordi complessivi si attestano a € 35.853 milioni (-6%; € 38.129 milioni 1H10), in ripresa rispetto al primo trimestre dell’anno (-8,3%). L’andamento della raccolta è ascrivibile al segmento vita (-9,5%), a seguito del calo dei premi unici, nell’ambito della strategia del Gruppo volta a favorire la raccolta di prodotti a più alta redditività e a maggior ritorno del capitale investito. In crescita (+4,5%), invece, la raccolta dei premi annui.
Il miglior mix produttivo ha portato ad un incremento del valore della nuova produzione vita (NBV) che sale a € 525 milioni (+7,3% a termini omogenei), con margini in crescita. Il New Business Margin (NBM) sale infatti al 20,9% dal 17,8% del primo semestre 2010 e dal 19,7% di fine 2010.
Si conferma la crescita, iniziata nella seconda parte del 2010, dei premi danni a € 12.011 milioni (+2%), sia con uno sviluppo dell’auto (+2,5%) in Italia, Francia e Germania, sia con un’accelerazione nel comparto non auto, che ha segnato una crescita dell’1,4% grazie al business retail.
Nel semestre si mantiene elevata la solidità patrimoniale del Gruppo, con un patrimonio netto sostanzialmente stabile a € 17.231 milioni (-1,5%; € 17.490 milioni a fine 2010). Anche l’indice di Solvency I cresce al 134% (132% a fine 2010). Nel semestre il Gruppo ha registrato una crescita dell’Embedded Value da € 26.968 milioni a fine 2010 a € 27.983 milioni nel primo semestre, trainata dal miglioramento del combined ratio e del valore della nuova produzione vita. Il RoEV normalizzato è stato pari a 12%.
OUTLOOK
Tenuto conto dello scenario finanziario e macroeconomico, nel settore vita si prevede di registrare una buona qualità della raccolta netta ancorché di ammontari inferiori a quelli del 2010. Nell’attività di sottoscrizione il Gruppo continuerà a privilegiare prodotti a più basso assorbimento di capitale ed a più alto ritorno in termini di valore della nuova produzione, al fine di confermare/migliorare la marginalità tecnica della stessa, anche grazie alla politica di contenimento dei costi.
Per i rami danni invece si prevede una conferma dei tassi di crescita della raccolta del Gruppo osservati nel 2010, derivante oltre che dall’andamento del business Non Auto, dalla ripresa del ramo Auto. Qualora gli eventi di natura catastrofale si confermassero a livello fisiologico, si prevede un miglioramento dei margini tecnici complessivi a seguito del mantenimento degli attuali livelli di efficienza operativa e del perdurare degli effetti delle politiche tariffarie e di gestione dei sinistri poste in atto dal Gruppo.
Infine, la politica degli investimenti finanziari e immobiliari continuerà a basarsi su una prudente asset allocation focalizzata a consolidare la redditività corrente e a ridurre l’assorbimento di capitale.
Sulla base dello scenario sopra descritto, si prevede una crescita dei margini operativi del Gruppo sia nel segmento vita che danni.
SEGMENTO VITA
Nuova produzione vita | ||||||
€ mln | APE | NBV | Margini APE | |||
30/06/2011 | Δ* | 30/06/2011 | Δ* | 30/06/2011 | ||
Italia | 863 | 0,30% | 180 | 29,40% | 20,90% | |
Francia | 532 | -20,70% | 75 | 6,90% | 14,10% | |
Germania | 488 | -6,30% | 84 | 3,20% | 17,30% | |
CEE | 81 | -1,50% | 25 | -15,00% | 31,10% | |
Totale | 2.513 | -9,40% | 525 | 7,30% | 20,90% | |
* Δ a termini omogenei |
Per quanto riguarda la nuova produzione in termini di APE, questa si mantiene elevata a € 2.513 milioni seppur in flessione (-9,4% a termini omogenei; € 2.784 milioni al 1H10), a seguito del programmato calo volto a favorire la sottoscrizione di prodotti a più basso assorbimento di capitale e maggiore redditività.
Il calo evidenzia un recupero rispetto al primo trimestre dell’anno in cui la decrescita era stata del 14,5% a termini omogenei. Su base semestrale l’andamento è attribuibile al decremento dei premi unici (-23,9% a termini omogenei) mentre i premi annui sono cresciuti del 2,9% a termini omogenei. Il calo dei premi unici ha riguardato in particolare la Francia e l’Irlanda, dove nel 2010 si era registrata una crescita straordinaria. In Italia si rileva una forte crescita della nuova produzione in premi annui (+12,3%).
Le riserve tecniche nette vita sono in crescita dell’1,7% a € 318.638 milioni (€ 313.348 milioni a fine 2010) con un positivo contributo sia del business tradizionale che unit-linked.
SEGMENTO DANNI
Per quanto riguarda la raccolta, i premi complessivi salgono a € 12.011 milioni (+2,0%; € 11.778 milioni nel 1H10). Ad incidere è stato lo sviluppo sia del comparto auto che di quello non auto in tutte le linee di business, ad eccezione del comparto aziende, che più ha risentito del difficile quadro macroeconomico. La crescita coinvolge tutti i principali mercati, in particolare la Francia (+2,6%), la Germania (+1,5%) e l’Est Europa (+1,4%). Stabile il contributo dell’Italia (+0,1%), dove si registra una crescita del segmento Auto (+3,1%).
Combined Ratio | |||
30/06/2011 | 30/06/2010 | Δ | |
Italia | 97,20% | 99,50% | -2,3 p.p. |
Francia | 98,50% | 99,80% | -1,3 p.p. |
Germania | 95,30% | 95,90% | -0,6 p.p. |
CEE | 88,20% | 92,90% | -4,7 p.p. |
Totale | 96,50% | 98,80% | -2,3 p.p. |
Guardando alla redditività tecnica si registra un positivo trend del combined ratio in tutti i principali mercati di operatività del Gruppo con una sinistralità (loss ratio) in calo di 2 punti percentuali a 68,9%, grazie al miglioramento in Italia, Francia e Germania determinato dal segmento auto ed in Est Europa per il minor impatto delle catastrofi. In calo di 0,3 punti percentuali le spese (expense ratio), al 27,6%, con una riduzione complessiva sia dei costi di amministrazione che di acquisizione, in particolare in Francia e Germania.
Le riserve tecniche del segmento danni crescono a € 31.183 milioni (+3,1%; € 30.236 milioni a fine 2010).
SEGMENTO FINANZIARIO
Il risultato operativo del segmento finanziario è cresciuto a € 211 milioni (+3,8%), grazie ai positivi risultati del Gruppo BSI che ha registrato un aumento del risultato operativo del 24,6% anche per effetto dei primi benefici derivanti dai piani di sviluppo nel Far East.
Complessivamente le masse gestite di terzi del Gruppo Generali sono pari a € 92 miliardi, in crescita dell’1,4% a termini omogenei rispetto a fine 2010.
Il miglioramento del risultato operativo è trainato dal risultato netto della gestione finanziaria, definito come il margine di intermediazione al netto delle perdite nette da valutazione operative da strumenti finanziari. In particolare, si registra un aumento del margine di intermediazione, costituito dalla somma delle commissioni nette, del margine di interesse e di altre componenti finanziarie. Tale incremento è stato prodotto dalla crescita delle commissioni nette, grazie in particolare all’incremento delle masse di terzi gestite (+2,8% rispetto al 1H10) e del margine di interesse, che ha beneficiato del rialzo dei tassi di mercato.
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Raffaele Agrusti, dichiara ai sensi del comma 2 dell’articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
(*) Salvo dove espressamente indicato, le variazioni si riferiscono al primo semestre 2010 e sono calcolate a termini storici.