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Vivere più a lungo... più sani

Sfide e opportunità della transizione demografica

Viviamo in un mondo in cui le persone vivono più a lungo, come mai prima d’ora. Secondo le proiezioni, nei prossimi 50 anni la quota di popolazione di età superiore ai 60 anni dovrebbe registrare un incremento significativo, raddoppiando di numero. La transizione demografica odierna è il risultato di un calo della fertilità e di un miglioramento della sopravvivenza grazie all’uso più ampio di cure mediche maggiormente efficaci. Oggi, sebbene il boom demografico costituisca una questione chiave su scala mondiale, due terzi della popolazione più anziana del mondo vive nelle regioni in via di sviluppo, in cui il tasso di crescita della popolazione è maggiore rispetto ai Paesi sviluppati.

L’aumento dell’aspettativa di vita e il calo della natalità, che possono essere considerati importanti traguardi della sanità e della scienza moderna, apportano svariate opportunità ma anche limiti. L’aumento dell’aspettativa di vita, in effetti, non comporta soltanto una maggiore durata della vita ma anche un calo lento e graduale delle capacità fisiche e mentali, il pensionamento in età più avanzata, la perdita dei propri cari, la solitudine, la dipendenza dagli altri e conseguenze strettamente correlate al contesto sociale ed economico.

Un altro importante aspetto di cui tenere conto è che tale processo non riguarda esclusivamente i singoli individui ma anche le loro famiglie. Ciò significa che gli anziani possono trovarsi in situazioni molto diverse che devono essere opportunamente affrontate. Lo stile di vita delle persone di età più avanzata può inoltre variare ampiamente: alcune, ad esempio, sono molto attive, si sentono in salute e desiderano viaggiare. È pertanto della massima importanza garantire a tali persone, in particolare alle persone di più di 60 anni, la possibilità di vivere l’invecchiamento nel modo migliore possibile, con servizi che forniscono un adeguato supporto a livello economico, sociale, psicologico e sanitario.

Sebbene tale fenomeno riguardi numerosi settori e svariate aziende a livello mondiale siano impegnate a fornire assistenza alla popolazione che invecchia, il settore assicurativo può svolgere un ruolo strategico offrendo soluzioni specifiche per far fronte alle esigenze degli anziani. Pur essendo dedicata alle persone di tutte le età, il Gruppo Generali intende ampliare ulteriormente la propria offerta e orientare i propri servizi in modo da affrontare al meglio i cambiamenti demografici di oggi e soddisfare tutte le esigenze degli anziani e delle loro famiglie per agevolare la loro vita e non farli sentire soli.

La strategia Generali 2021 ha dato impulso all’offerta del Gruppo in termini di Innovazione e Trasformazione Digitale e la necessità di rispondere all’emergenza COVID-19 ha impresso un’ulteriore accelerazione a questa tendenza favorendo la trasformazione digitale della distribuzione, anche attraverso la digitalizzazione della relazione tra agente e cliente, senza che si perdesse di vista l’importanza del tocco umano che contraddistingue Generali e che costituisce il fondamento dell’ambizione di essere Partner di Vita per i propri clienti. In tale contesto Generali ha inoltre lanciato la Community of Senior Services, nata per supportare il Progetto strategico per le offerte agli anziani allo scopo di individuare soluzioni innovative per rispondere alle loro esigenze di pari passo con la costante evoluzione delle tendenze demografiche e delle nuove sfide che si presentano. Facendo leva sul pilastro Innovazione e Trasformazione Digitale della strategia Generali 2021, la Community of Senior Services persegue il proprio obiettivo in stretta collaborazione con i colleghi a livello internazionale, promuovendo cooperazione, spirito di squadra, innovazione e incoraggiando nuovi modi di lavorare, arricchiti dai diversi background ed esperienze dei propri membri.

Tutto questo offre terreno fertile allo sviluppo di un’offerta che comprende, tra le altre cose, linee di supporto, assistenza per garantire un invecchiamento in buona salute, servizi per ricevere un secondo parere medico, piattaforme di benessere digitali, servizi di portineria, servizi di adattamento delle abitazioni e supporto alle famiglie. Generali, consapevole dell’importanza della transizione demografica e della situazione creata dal COVID-19, dedica infatti un’attenzione particolare al mondo dei caregiver e allo sviluppo di nuove tecnologie volte a semplificare la vita degli anziani aiutandoli a essere più autonomi e indipendenti, quando ad esempio prenotano servizi sanitari, assistenza e consulti.

Negli ultimi mesi il COVID-19 ha avuto un impatto significativo non soltanto in termini di rischi sanitari ma anche di isolamento e di maggiore necessità di autonomia e tutela finanziaria da parte dei cittadini anziani. La crisi avrà un impatto a lungo termine, introducendo e accentuando sentimenti quali la paura e l’incertezza. Generali è pertanto intervenuta per sviluppare svariate soluzioni aggiuntive come la fornitura di informazioni affidabili sul COVID-19, l’assistenza sanitaria, i servizi out-of-home e il monitoraggio dei sintomi a distanza.

La pandemia di COVID-19 ha posto sfide impegnative nell’ambito di uno scenario già complesso caratterizzato da cambiamenti demografici senza precedenti. In tale contesto Generali è sempre più impegnata per il miglioramento delle proprie attività, facendo anche affidamento sulla Community of Practice dedicata ai servizi agli anziani per fornire ai cittadini in età avanzata tutto il supporto di cui necessitano, in linea con l’impegno per la sostenibilità e il purpose aziendale del Gruppo: permettere alle persone di crearsi un futuro più sicuro prendendosi cura delle loro vite e dei loro sogni.