Corporate Citizen responsabile

Arte e Cultura per la sostenibilità

L'importanza della rendicontazione sull'impatto sociale nella promozione del ruolo delle arti e della cultura come motori di inclusione e sviluppo sostenibile

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In che modo le organizzazioni promuovono e sostengono il patrimonio artistico e le iniziative culturali come motori della sostenibilità? È questo il fulcro della ricerca svolta dall'Istituto per la Ricerca Trasformativa dell'Innovazione (ITIR) dell'Università di Pavia in collaborazione con Arte Generali, Banca Generali e Deloitte, e presentata durante l’evento "Art and Culture as Drivers of Sustainable Development" che si è svolto nella Torre Generali a Milano.

Risultati chiave e conclusioni

L'obiettivo dello studio è valutare se e come le organizzazioni profit e no-profit intervistate gestiscono, misurano e divulgano l'impatto sociale delle loro attività artistiche e culturali.

Il monitoraggio e la rendicontazione sono strumenti fondamentali per rafforzare il potenziale delle arti e della cultura nella promozione dello sviluppo sostenibile. Tuttavia, solo il 20% delle organizzazioni intervistate si impegna a pubblicare informazioni relative alla loro gestione dell'arte e delle attività culturali, impegnandosi in una comunicazione trasparente delle prestazioni e dell’impatto sociale.

Inoltre, sebbene sia promettente che il 74% degli intervistati sia interessato a misurare il proprio impatto sociale e il 60% il proprio impatto economico, è essenziale aumentare la comprensione e la consapevolezza relativa agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs – Sustainable Development Goals) per aiutare le organizzazioni culturali a concentrarsi su di essi. Inoltre, il fatto che circa la metà delle organizzazioni intervistate non consideri l'arte un asset in senso stretto è motivo di riflessione per tutti.

L'evento nella Torre Generali di Milano

I risultati della ricerca sono stati discussi nel corso di un panel moderato da Marilena Pirelli, giornalista de Il Sole 24 Ore, con la partecipazione di Emma Ursich, Head of Group Corporate Identity, Heritage & Historical Archive e Segretario Generale di The Human Safety Net, insieme a Maria Ameli, Responsabile Corporate, Real Estate, Art Advisory, Family Protection & Planning di Banca Generali, Antonio Calabrò (Musei di Impresa), Barbara Tagliaferri (Deloitte Italia), e Alberto Toffoletto (ADVANT Nctm). Tra gli argomenti discussi, il contributo dell'arte e della cultura all'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, le sfide ESG per le industrie creative e la gestione del rischio nell'arte e nella cultura. 

Gli esperti hanno anche sottolineato le sfide e le opportunità generate dal quadro UNESCO per la cultura e l'educazione artistica, nonché la possibilità di impegnarsi realmente con i dipendenti e i clienti attraverso il patrimonio aziendale e l'importanza di ricalibrare i modelli di governance culturale per contribuire ulteriormente allo sviluppo sostenibile.

L'impegno di Generali per la sostenibilità

In Generali, valorizzare il patrimonio culturale della comunità è un elemento essenziale dell'impegno a essere Partner di Vita e Corporate Citizen Responsabile. Sosteniamo e ci impegniamo in iniziative mirate ad avere un impatto positivo sul benessere di tutti gli stakeholder, con l'obiettivo di amplificare il potenziale dell'arte per promuovere l'inclusione sociale e la sostenibilità.