Politica di advocacy climatica e partecipazione al dibattito pubblico

Generali ritiene che il cambiamento climatico sia una grave minaccia per il pianeta e che sia responsabilità delle imprese contribuire ad affrontarlo. La politica aziendale di advocacy sul clima è stata concepita per garantire che l'azienda svolga un ruolo costruttivo nello sforzo globale per combattere il cambiamento climatico.

In Generali siamo impegnati a sostenere politiche climatiche in linea con l'Accordo di Parigi, al fine di limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Tramite la funzione Group International Public Affairs and Regulatory Advocacy, l'azienda sostiene direttamente nei confronti dei policy maker e indirettamente tramite associazioni di categoria politiche che promuovano una transizione ordinata verso un'economia a basse emissioni di carbonio, comprese politiche bilanciate e progetti che:

  • promuovano la trasparenza da parte delle aziende in merito al loro impatto sul clima e sulle loro strategie di riduzione delle emissioni;
  • sostengano lo sviluppo e la diffusione di tecnologie energetiche pulite e accessibili;
  • riducano gradualmente l’utilizzo di tecnologie energetiche carbon-intensive rispettando i principi della Transizione Giusta;
  • aiutino i Paesi in via di sviluppo ad adattarsi agli impatti del cambiamento climatico.

Su questo ultimo punto, l’azienda ha anche sottoscritto una partnership pluriennale con UNDP con l’obiettivo di aumentare la resilienza dei Paesi coinvolti – nello specifico, quelli in via di sviluppo – e delle PMI, e colmare il protection gap

Nei cantieri in cui prendiamo parte, svolgiamo un esercizio di analisi delle diverse potenziali posizioni che possiamo sostenere e scegliamo quella più in linea con l'Accordo di Parigi.

Le attività più rilevanti in questo ambito vengono monitorate e rendicontate pubblicamente tramite:

  • il nostro Report Annuale Integrato di Gruppo;
  • il nostro sito web di Gruppo;
  • gli enti di rating a cui partecipiamo;
  • il Registro Europeo per la Trasparenza. 

Anche grazie alla rendicontazione pubblica, siamo costantemente impegnati a rivedere le attività svolte nell’ottica del miglioramento continuo.

Nel corso degli ultimi anni abbiamo partecipato a numerose iniziative e a gruppi di lavoro focalizzati sul clima e più in generale sulle tematiche ambientali.

Abbiamo preso parte al progetto dell'Italian National Dialogue on Sustainable Development, promosso da UNEP e dal Ministero dell’Ambiente italiano, per la redazione del paper Financing the future sulle iniziative di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici attraverso attività assicurative e di investimento. In questo quadro, abbiamo organizzato eventi istituzionali di rilievo, tra cui la presentazione in Italia dell’Interim Report dell’High-Level Expert Group della Commissione Europea sulla finanza sostenibile.

Abbiamo altresì contribuito all’analisi dell’impatto dei cambiamenti climatici sulle assicurazioni e al confronto sul ruolo che il nostro settore può giocare in termini di mitigazione e adattamento, partecipando alla redazione del Position Paper “The heat is on” pubblicato dal CRO Forum. Abbiamo anche partecipato al progetto “Asset Owner Disclosure” volto alla raccolta di esempi di buone pratiche nel settore assicurativo, fra cui il caso di Generali, per l’efficace gestione degli impatti dei cambiamenti climatici. Il progetto è promosso da ShareAction, un network di organizzazioni non governative per la diffusione degli investimenti responsabili e delle pratiche di azionariato attivo.

Abbiamo sostenuto  il progetto “Disclosure, Measurement, Management and Mitigation of Climate Change Risk for Companies”, promosso da Fondazione Eni Enrico Mattei, per la ricerca scientifica e la sensibilizzazione del settore finanziario e del mondo delle imprese italiane sui rischi associati al cambiamento climatico.

​Abbiamo, infine, aderito ad importanti iniziative internazionali fra cui:

  • Task force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD), per favorire su base volontaria l’informativa finanziaria sui rischi, le opportunità e le modalità di gestione dei cambiamenti climatici. Abbiamo dichiarato pubblicamente il nostro supporto e partecipiamo al gruppo di lavoro di UNEP FI PSI –TCFD Pilot Group per la definizione di linee guida per le imprese assicurative che intendano adottare le raccomandazioni della TCFD;
  • Paris Pledge for Action (2015), per riunire gli attori del settore privato che intendono contribuire all’attuazione dell’accordo di Parigi (COP21);
  • Programma Climate Change di CDP (dal 2010), è il principale database internazionale che raccoglie i dati sulle emissioni di gas a effetto serra delle società partecipanti e le loro modalità di gestione dei rischi e delle opportunità legate ai cambiamenti climatici. Costituisce il principale riferimento per gli operatori del settore finanziario che intendono integrare la dimensione climatica nelle proprie valutazioni d’investimento;
  • Climate Risk Statement di The Geneva Association (2014), con cui le società leader del settore assicurativo e riassicurativo si assumono una serie di impegni comuni circa le misure da adottare per affrontare e mitigare i cambiamenti climatici;
  • La sottoscrizione dei position paper della European Financial Services Roundtable (EFR) di Ottobre 2021 sul finanziamento della transizione verso un futuro sostenibile e di Novembre 2023 per un contesto normativo più semplice sulla finanza sostenibile; 
  • Climate Resilience Dialogue della Commissione Europea attraverso la nostra membership nel CRO Forum, nel sottogruppo dedicato all’Adaption Investment, che si concentra su come la gestione del rischio e l'aumento della resilienza possano contribuire a ridurre i danni economici del cambiamento climatico.