The Human Safety Net: un concorso di idee per ridefinire il nostro nuovo approccio alla comunità

Nel 2016 abbiamo intrapreso un percorso di rifocalizzazione dei nostri interventi nella comunità in modo che le risorse, le competenze e le persone che mettiamo a disposizione possano avere un maggiore impatto e che si possa rafforzare ulteriormente il senso di appartenenza al Gruppo da parte di ciascuno.
L’iniziativa, denominata The Human SafetyNet, vuole estendere la nostra vision Enhancing people’s lives, con lo scopo di aiutare le persone svantaggiate a superare le difficoltà e trasformare in meglio le loro vite, quella delle loro famiglie e delle comunità in cui vivono. In particolare, abbiamo voluto affrontare le tematiche più strettamente legate al cambiamento socio-demografico.
Per individuare le nuove aree di focus abbiamo deciso di coinvolgere i nostri dipendenti in tutto il mondo, potendo così
contare su una ricchezza e diversità di prospettive e sulla conoscenza della realtà delle comunità locali dove siamo presenti che un gruppo internazionale quale il nostro può fornire. Coinvolgendo la nostra leadership a mobilitare i propri team con un approccio differente da Paese a Paese, tra dicembre 2015 e febbraio 2016, è stato lanciato un concorso di idee che ha permesso di raccogliere oltre 300 proposte, spesso risultato del lavoro di più colleghi appartenenti a diverse funzioni che hanno lavorato fianco a fianco.
I progetti dovevano rispondere a una serie di criteri ben definiti, tra cui i principali erano:
- l’impatto e la replicabilità
- la possibilità per Generali di coinvolgere le proprie persone con le loro capacità e le loro competenze
- l’innovazione e la capacità di dare soluzioni nuove a problemi conosciuti
- la capacità di creare una rete di ‘persone che aiutano persone’, coinvolgendo anche i nostri stakeholder a partecipare e a contribuire.
I progetti sono stati valutati da un comitato composto da persone interne ed esterne al Gruppo, sotto la guida della funzione Group Social Responsibility. Internamente sono state coinvolte tutte le funzioni aziendali di Gruppo e alcuni rappresentanti dei Paesi, dall’esterno hanno partecipato esperti del terzo settore che ci hanno aiutato a comprendere quali progetti avrebbero maggiormente risposto ai bisogni identificati e a individuare i migliori partner per la loro attuazione.
Nei primi mesi del 2017 i progetti saranno resi operativi nei primi Paesi che si sono candidati a fare da pilota.