Antonio Canova in Trieste

Il patrimonio artistico preservato da Generali contempla due gioielli assoluti di Antonio Canova, i bassorilievi ‘Morte di Priamo’ e ‘Danza dei figli di Alcinoo’. Le due opere, di proprietà di Assicurazioni Generali, costituiscono una preziosa testimonianza  del massimo esponente del Neoclassicismo e soprannominato per questo ‘il nuovo Fidia’.

Concepiti in coppia, secondo la critica i due soggetti contrappongono temi di dolore e di gioia: il ‘sublime’ tragico nell’assassinio del re troiano per mano del figlio di Achille, che intendeva vendicarsi della morte del padre inflitta da Paride, e la ‘grazia’ della danza della coppia di ballerini nell’episodio ricavato dall’Odissea.

Le opere sono conservate a Trieste, nella Foresteria di Palazzo Stratti. Affacciato su Piazza Unità d'Italia, il Palazzo venne commissionato dal negoziante greco Nicolò Stratti al progettista Antonio Buttazzoni nel 1839. Quando fu terminato nel 1846, gli affari di Stratti non erano floridi e il palazzo fu venduto alle Assicurazioni Generali che incaricarono gli architetti Eugenio Geiringer e Domenico Righetti di fare in modo che la facciata sulla piazza diventasse quella principale.  

Il gruppo statuario di Zandomeneghi, che domina il corpo principale, rappresenta Trieste circondata dalle allegorie di Fortuna e Progresso, quest'ultimo simboleggiato anche da un modello di locomotiva come quello che Stephenson fornì all'Austria nel 1837. Il pianterreno del palazzo ospita il Caffè degli Specchi, uno dei caffè storici di Trieste.

© Massimo Goina