Informazioni finanziarie intermedie - Comunicato stampa (1)

10 novembre 2016 - 07:30
  • Solidi risultati confermati da performance tecniche Vita e Danni in miglioramento. Positivo il terzo trimestre
  • Premi a € 52,1 mld (-2,8%): prosegue la crescita del Danni (+1,5%) e l’approccio sempre più disciplinato nel segmento Vita (-4,5%), caratterizzato dall’ottima qualità della raccolta netta che supera i € 10,1 mld
  • Combined Ratio in miglioramento a 92,4% (-0,2 p.p.)
  • Risultato operativo oltre € 3,6 mld (-5,6%) con terzo trimestre in ripresa (+7,3%) e utile netto supera € 1,6 mld (-5,9%) in accelerazione negli ultimi tre mesi (+6,4%). Questi risultati sono ottenuti in un contesto finanziario caratterizzato da bassi tassi di interesse e riflettono i programmati minori profitti di realizzo, frutto di una gestione in linea con la strategia di preservare la futura redditività
  • Operating RoE annualizzato al 12,7%
  • Solida posizione di capitale con Economic Solvency Ratio a 188%; Regulatory Solvency Ratio a 159%

Il Direttore Generale e Group CFO di Generali, Alberto Minali, ha commentato: “I risultati presentati oggi confermano la solidità del modello di business di Generali. Prosegue infatti, in un contesto di mercato ancora difficile, la gestione disciplinata nella raccolta Vita, tesa a privilegiare la qualità e la profittabilità, e aumenta la raccolta Danni, che ci consente di progredire in un segmento con ottimi livelli di redditività. Con questa raccolta, frutto del lavoro di tutti i nostri collaboratori e delle reti, migliorano ulteriormente le performance tecniche, in particolare nel terzo trimestre che evidenzia un risultato operativo e un utile in aumento, nonostante gli andamenti finanziari scontino un rallentamento determinato dalla programmata riduzione dei profitti di realizzo, dalla persistente volatilità dei mercati e dal perdurare dei bassi tassi di interesse. La redditività operativa annualizzata, che riflette il rallentamento registrato nell’ultimo trimestre del 2015, sarà a fine anno in linea con i target di piano. La solidità di questi risultati trova ulteriore conferma nella posizione di capitale del Gruppo, che si mantiene a ottimi livelli nonostante il contesto economico sfidante”.

Vienna. Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali, riunitosi sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha approvato le informazioni finanziarie intermedie al 30 settembre 2016.

Informazioni finanziarie intermedie - Comunicato stampa (1)

Premi e Nuova Produzione

  • I premi complessivi del Gruppo raggiungono i € 52,1 miliardi (-2,8%2; € 54,2 mld 9M15). In crescita dell’1,5% il Danni, trainato dall’Auto (+3,3%) che conferma il recupero già registrato al semestre, mentre il Vita (-4,5%) riflette l’approccio sempre più disciplinato nell’offerta, confermato dall’ottima qualità della raccolta netta che supera i € 10,1 miliardi (-7%) in seguito al proseguimento della politica di gestione attiva del portafoglio del Gruppo, finalizzata a incrementarne la profittabilità.
  • La nuova produzione in termini di APE (Annual Premium Equivalent) si attesta a € 3,6 miliardi (-4,8%) riflettendo le avverse condizioni dei mercati. Il Valore della nuova produzione (New business value) aumenta del 19,7% e si attesta a € 0,9 miliardi (€ 0,8 mld 9M15). Le azioni di ricalibrazione sia sulle garanzie sia sui prodotti, assieme ad un più favorevole business mix di prodotti, hanno comportato una più elevata redditività, con un Margine della nuova produzione (New Business Margin) al 25,3% (20% 9M15).

Performance Finanziaria

  • Il risultato operativo si attesta oltre i € 3,6 miliardi (-5,6%; € 3,8 mld 9M15), sostenuto dal miglioramento delle performance tecniche sia Vita che Danni, mentre rallenta la performance finanziaria. Il terzo trimestre dell’anno evidenzia un recupero; il risultato operativo segna infatti un deciso incremento del 7,3% sul 3Q15 per effetto della crescita nella performance tecnica Vita e della buona performance trimestrale di Banca Generali.
    Grazie al positivo sviluppo del margine tecnico, il risultato operativo Vita ai nove mesi resta sostanzialmente stabile a € 2,3 miliardi (-0,4%). Il risultato operativo Danni, pari a € 1,5 miliardi, registra invece una flessione del 3,6% influenzato dalla redditività corrente degli investimenti. Positiva invece la performance tecnica con un combined ratio in ulteriore miglioramento a 92,4% (-0,2 p.p.; 92,7% 9M15), comprensivo dell’impatto di 1,3 p.p. di sinistri catastrofali per complessivi € 0,2 miliardi, di cui € 10 milioni relativi al terremoto nel centro Italia.
    L’Utile netto di Gruppo supera € 1,6 miliardi (-5,9%), evidenziando una ripresa del 6,4% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2015.
  • La redditività a conto economico degli investimenti si attesta al 2,6% (3,1% 9M15)3. Nell’attuale contesto di bassi tassi di interesse, la redditività corrente passa dal 2,5% al 2,4% e si riduce la redditività a conto economico delle altre componenti a seguito principalmente del minor contributo dei profitti di realizzo.
    La redditività a conto economico degli investimenti Vita passa dal 3% al 2,6%, mentre nel Danni dal 3,1% al 2,4%.

Stato Patrimoniale/Posizione di Capitale

  • Il Patrimonio netto di Gruppo si attesta a € 25,8 miliardi, in aumento del 9,3% rispetto a € 23,6 miliardi al 31 dicembre 2015. La variazione è ascrivibile al risultato del periodo di € 1,6 miliardi e agli utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita per € 2,3 miliardi (+37,5%) che più che compensano l’erogazione del dividendo per complessivi € 1,1 miliardi e la diminuzione di € 0,6 miliardi derivante dalla riduzione dei tassi di riferimento utilizzati nel calcolo attuariale delle passività relative ai piani a benefici definiti a favore dei dipendenti.
  • L’Economic Solvency Ratio, che rappresenta la visione economica del capitale del Gruppo ed è calcolato applicando il modello interno all’intero perimetro del Gruppo, si è posizionato al 188% (202% FY15; -13 p.p.).
    Il Regulatory Solvency Ratio – che rappresenta la visione regolamentare del capitale del Gruppo e si basa sull’utilizzo del modello interno unicamente per le compagnie che hanno ottenuto la relativa approvazione da parte dell’IVASS, e sulla Standard Formula per le altre compagnie – è risultato pari a 159% (171% FY 20154; -12 p.p).
    La generazione ricorrente di capitale ha permesso di mantenere la solvibilità ad un ottimo livello compensando parzialmente l’impatto negativo dell’avverso contesto economico.

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Alberto Minali, dichiara ai sensi del comma 2 dell’articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Per gli eventi significativi occorsi nel periodo e successivamente al 30 Settembre 2016, si faccia riferimento ai comunicati stampa scaricabili dal sito www.generali.com.


L’Investor Day del Gruppo Generali si svolgerà il 23 novembre p.v. a Londra.

 

DEFINIZIONI E GLOSSARIO

Premi lordi emessi = pari ai premi lordi sottoscritti del lavoro diretto e del lavoro accettato da terze parti.

Premi diretti lordi = pari ai premi lordi sottoscritti del lavoro diretto.

Annual Premium Equivalent (APE) = rappresenta un indicatore della raccolta volumi del segmento vita, annuale e normalizzato, e corrisponde alla somma dei premi annui di nuova produzione e di un decimo dei premi unici (calcolato al netto della quota di pertinenza degli interessi di minoranza).

Valore di nuova produzione (NBV) = rappresenta un indicatore del valore creato del “nuovo business” del segmento vita. Si ottiene attualizzando alla data dell’emissione dei nuovi contratti i corrispondenti utili attesi al netto del costo del capitale (calcolato al netto della quota di pertinenza si interessi di minoranza).

Margine della nuova produzione (NBM) = rappresenta un indicatore di redditività del nuovo business del segmento vita pari al rapporto NBV/APE.

Raccolta netta = rappresenta un indicatore della generazione di flussi di cassa relativi al segmento vita, pari al valore dei premi incassati al netto dei flussi in uscita di competenza del periodo.

Combined Ratio (COR) = rappresenta un indicatore di performance del segmento danni, calcolata come incidenza della sinistralità (loss ratio) e spese della gestione assicurativa (expense ratio: spese di acquisizione + spese di amministrazione) sui premi di competenza.

Sinistralità corrente = rappresenta un ulteriore dettaglio del combined ratio inteso come il rapporto tra:
- costo dei sinistri di competenza dell’anno corrente + costo delle relative spese di gestione al netto dei relativi recuperi e della riassicurazione e
- premi netti di competenza.

Sinistralità delle generazioni precedenti = rappresenta un ulteriore dettaglio del combined ratio inteso come rapporto tra:
- costo dei sinistri di competenza delle generazioni precedenti + costo delle relative spese di gestione al netto dei relativi recuperi e della riassicurazione; e
- premi netti di competenza.

Regulatory Solvency Ratio = definito come rapporto tra i fondi propri ammissibili e il requisito patrimoniale di solvibilità di gruppo, entrambi calcolati in linea con la normativa SII. I fondi propri ammissibili sono al netto del dividendo proposto. Il ratio è da intendersi come preliminare in quanto il Regulatory Solvency Ratio definitivo verrà comunicato all’autorità di vigilanza secondo le tempistiche previste dalla normativa Solvency II in materia di reportistica ufficiale.

Economic Solvency ratio = definito come rapporto tra i fondi propri ammissibili e il requisito patrimoniale di solvibilità di gruppo, entrambi calcolati applicando il modello interno anche alle compagnie per le quali non è stata ottenuta ad oggi l’autorizzazione.

Perimetro omogeneo = si intende a parità di area di consolidamento.

Termini omogenei = si intende a parità di cambi e di area di consolidamento.

Risultato operativo = predisposto riclassificando le componenti dell’utile dell’esercizio prima delle imposte di ciascun settore di attività sulla base delle specificità di ogni segmento, nonché considerando le spese di natura ricorrente relative all’attività di holding. In particolare, sono state considerate operative tutte le voci di conto economico, ad eccezione dei costi netti non operativi, quali i risultati delle attività in fase di dismissione, le spese di ristrutturazione aziendale, l’ammortamento del valore dei portafogli acquisiti direttamente o tramite l’ottenimento del controllo di società assicurative o operanti nel segmento holding ed altre attività (value of business acquired o VOBA) ed altri costi netti non ricorrenti. Nel segmento vita sono inoltre considerati non operativi i profitti e le perdite di realizzo che non concorrono a determinare il calcolo della partecipazione agli utili attribuita agli assicurati e le perdite nette da valutazione che non hanno inciso nella formazione delle riserve tecniche locali ma esclusivamente sul calcolo della passività differita verso assicurati per la quota non di competenza degli assicurati e quelle sul patrimonio libero. Nel segmento danni tutti i profitti e le perdite di realizzo e da valutazione, compresi gli utili e le perdite su cambi, e nel segmento holding ed altre attività i profitti e le perdite di realizzo e le perdite nette da valutazione non ricorrenti, sono da considerarsi come non operativi. Nel risultato operativo totale, inoltre, non sono inclusi i costi non operativi di holding, quali gli interessi passivi sul debito finanziario ed i costi derivanti dalle assegnazioni di piani di stock option e stock grant da parte della Capogruppo.

Operating return on equity = è un indicatore di ritorno sul capitale in termini di risultato operativo di Gruppo (rettificato nella configurazione descritta nella Nota Metodologica della Relazione Annuale Integrata) rapportata al patrimonio netto di Gruppo. L’operating RoE annualizzato è calcolato come somma degli ultimi quattro Operating RoE trimestrali.

Redditività a conto economico degli investimenti = è data dal rapporto sugli investimenti medi a valori di bilancio delle seguenti componenti reddituali:
- interessi ed altri proventi inclusi quelli derivanti da strumenti finanziari al fair value rilevato a conto economico (esclusi quelli derivanti da attività e passività finanziarie collegate a contratti linked) al netto degli ammortamenti sugli investimenti immobiliari, per la redditività corrente;
- realizzi netti, gli impairment netti e i plusvalori e minusvalori realizzati e da valutazione derivanti da strumenti finanziari al fair value rilevato a conto economico (esclusi quelli derivanti da attività e passività finanziarie collegate a contratti linked), effetto cambi e spese sugli investimenti.

Per una ulteriore descrizione degli indicatori alternativi di performance si rimanda alla Nota metodologica della Relazione Integrata Annuale e Bilancio consolidato di Gruppo 2015.

1 A seguito della modifica del comma 5 dell’articolo 154-ter del d.lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 è stato rimosso l’obbligo per gli emittenti quotati di pubblicare il Resoconto intermedio di gestione. Come già indicato nel comunicato stampa del 29 Settembre, Assicurazioni Generali ha deciso di pubblicare per il primo e per il terzo trimestre, su base volontaria, informazioni finanziarie intermedie su specifici indicatori rilevanti per la descrizione dell’andamento economico e sulla posizione di capitale del Gruppo. Tali indicatori sono coerenti e comparabili a quelli forniti delle relazioni semestrali e annuali di Gruppo.
I dati del presente comunicato sono indicati in miliardi di euro, arrotondati al primo decimale.
2 Le variazioni dei premi, raccolta netta e Annual Premium Equivalent (APE) sono a termini omogenei (a parità di cambi e area di consolidamento).
3 La % di redditività a conto economico degli investimenti non è annualizzata.
4 Tale ratio è stato comunicato all’Autorità di vigilanza secondo le tempistiche previste dalla normativa Solvency II in materia di reportistica ufficiale e rappresenta un aggiornamento del dato comunicato il 18 marzo 2016.