Risultati consolidati al 31.12.2011

20 marzo 2012 - 22:30 price sensitive

Risultati consolidati al 31 dicembre 2011 (*)

Utile netto a € 856 mln (€ 1,7 mld FY10). Sul risultato hanno influito svalutazioni straordinarie nette per € 1.017 mln, riferibili in particolare ai titoli governativi greci e a Telco

Solido risultato operativo a € 3,9 mld (€ 4,1 mld FY10). Forte crescita del risultato danni (+38,3%); il risultato vita (-16%) riflette l’andamento del margine finanziario

Solvency 1 a 117% a fine 2011. L’indice sale a 132% al primo marzo 2012, sostanzialmente per effetto del restringimento degli spread sui titoli governativi italiani

Dividendo per azione a € 0,20 (€ 0,45 FY10)

Il Group CEO di Generali, Giovanni Perissinotto, ha affermato: Nel corso di un anno segnato dall’aggravarsi della crisi del debito sovrano, abbiamo confermato la nostra capacità di realizzare solidi risultati industriali, continuando inoltre a rappresentare un punto di riferimento per i risparmiatori. Il nostro risultato 2011 ha risentito dell’impatto di svalutazioni straordinarie, riguardanti in particolare i titoli governativi greci e la partecipazione in Telco, che non si ripeteranno nel 2012. Prevediamo, quindi, per l’esercizio in corso un utile in forte crescita”.

Danni: Combined ratio migliora di 2,3 p.p. a 96,5%, al top in Europa

  • Risultato operativo a € 1,6 mld, con forte crescita in Italia, Francia e Paesi CEE
  • Premi lordi salgono a € 22,8 mld (+3,2%) con sviluppo in tutti i principali Paesi

Vita: solido risultato operativo a € 2,5 mld, cresce il margine tecnico (+3,8%) ma pesano le svalutazioni straordinarie sui titoli governativi greci e su Telco

  • Raccolta netta vita a € 5,8 mld, la migliore del mercato europeo. Elevati margini sulla nuova produzione (NBM) a 20,4%
  • Premi vita a € 46,4 mld (-9,3%). Continua la crescita dei premi annui  (+3,4%)

Segmento finanziario: attivi in gestione pari a € 424 mld. Attivi per conto terzi a € 88 mld (+3,4%)

  • Risultato operativo del segmento a € 342 mln (€ 354 mln FY10). Positivo il contributo dello sviluppo di BSI in Asia

Milano – Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali, riunito oggi sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio della Capogruppo relativo al 2011.

In un anno pesantemente segnato dalla crisi economica internazionale, dalle tensioni sul debito sovrano di alcuni Paesi dell’Area Euro e da una significativa contrazione del risparmio, Generali realizza solidi risultati industriali sia nel vita che nel danni. La forte crescita del risultato operativo danni (+38,3%) e il miglioramento del margine tecnico nel vita (+3,8%) hanno permesso di compensare l’impatto dei mercati sulla componente finanziaria del vita. Il risultato operativo complessivo si è così attestato a € 3.928 milioni, sostanzialmente in linea con l’anno precedente (€ 4.077 milioni FY10).

L’utile netto, pari a € 856 milioni (€ 1.702 milioni FY10; -49,7%), risente di un elevato ammontare di svalutazioni straordinarie nette su titoli obbligazionari e azionari per  € 1.017 milioni.

Il Gruppo ha svalutato l’intero portafoglio dei titoli di debito della Grecia mediamente del 76%, sulla base dei corsi registrati sui mercati finanziari al 31 dicembre 2011. E’ stata inoltre svalutata la partecipazione in Telco, la holding (di cui Generali possiede il 30,6%) che detiene il 22,4% di Telecom Italia (**).

Le performance del Gruppo si accompagnano ad una struttura del capitale che si è rafforzata nei primi mesi del 2012, grazie in particolare al calo dei rendimenti dei titoli governativi italiani. La solidità del Gruppo è dimostrata anche dal miglioramento, al primo marzo 2012, dell’indice di Solvency I a 132% (117% FY11) che si riporta ai livelli pre-crisi. Il patrimonio netto a fine 2011 è stato pari a € 15.486 milioni (€ 17.490 milioni FY10).

Tornando alle performance operative di fine 2011, nel danni si è registrata una forte crescita sia in termini di volumi che di profittabilità, con un balzo a € 1.561 milioni del risultato operativo (+38,3%), grazie al progresso di 2,3 punti percentuali del combined ratio a 96,5%, fra i migliori del mercato  europeo.  L’ottimo risultato è stato ottenuto grazie a spese stabili, ad un’accorta politica sottoscrittiva e all’efficientamento dei processi liquiditativi.

Nel vita, a fronte di una crescita del margine tecnico favorito dallo sviluppo dei premi annui, il risultato operativo (€ 2.542 milioni, -16%) ha subito l’impatto delle svalutazioni, in particolare sui titoli obbligazionari greci e su Telco, Il business mix e l’attenta politica tariffaria hanno permesso di raggiungere un’elevata Raccolta netta vita a € 5,8 miliardi, la più alta del mercato europeo. Per quanto riguarda la nuova produzione si mantengono elevati i margini (NBM) al 20,4%.

Nell’ambito dell’attività di asset management, si segnala l’incremento del 3,4% a termini omogenei degli attivi di terzi. Il risultato operativo del segmento finanziario si è mantenuto sostanzialmente stabile a € 342 milioni (€ 354 milioni FY10), dimostrando la competitività dei prodotti di gestione di risparmio offerti dal Gruppo e l’efficacia delle reti distributive.

DIVIDENDO

Verrà proposto all’Assemblea degli Azionisti un dividendo unitario per l’esercizio 2011 di € 0,20 per azione, (€ 0,45 nel 2010). Il dividendo complessivo relativo alle azioni in circolazione è pari a € 310,6 milioni, con un pay-out del 36,4%. Il dividendo sarà in pagamento dal 24 maggio con stacco cedola a partire dal 21 maggio 2012.

POLITICA DEGLI INVESTIMENTI

La politica degli investimenti si è basata su una prudente asset allocation. All’interno dell’area Euro, in particolare, si persegue l’obiettivo di annullare l’esposizione crossborder, portando a copertura delle passività dei singoli territori investimenti in titoli obbligazionari del medesimo Paese. Per quanto riguarda i titoli corporate non-financials, si è mantenuta un’esposizione stabile, accorciandone la durata. Inoltre, nell’ultima parte dell’anno, il Gruppo ha prudenzialmente aumentato la liquidità dei portafogli al fine di meglio cogliere le opportunità di investimento, attesa la particolare situazione dei mercati finanziari a fine anno. Nel segmento danni si continuerà la riallocazione del capitale di rischio dai rischi finanziari verso quelli assicurativi, con l’obiettivo di migliorare il risultato operativo aumentando il ritorno sul capitale investito.

Investimenti propri 31/12/2011 31/12/2010
Strumenti a reddito fisso 77,6% 80%
Disponibilità liquide e altri mezzi equivalenti 7,9% 3,9%
Strumenti azionari 5,5% 7,5%
Immobili 4,9% 4,8%
Altri 4% 3,8%
Totale investimenti propri € 311 mld € 312 mld

OUTLOOK

Nel settore vita si prevede di confermare i livelli di raccolta del 2011, privilegiando tuttavia nella nuova produzione prodotti a più basso assorbimento di capitale e quindi a più alto valore, con una conseguente tenuta della marginalità tecnica. Per i rami danni invece si prevede una conferma dei tassi di crescita della raccolta del Gruppo derivante sia dall’andamento del business Non Auto sia di quello Auto. Qualora gli eventi di natura catastrofale si confermassero a livello fisiologico, si prevede un ulteriore miglioramento dei margini tecnici complessivi a seguito del mantenimento degli attuali livelli di efficienza operativa e del perdurare degli effetti delle politiche tariffarie e di gestione dei sinistri poste in atto dal Gruppo.
La politica degli investimenti continuerà a basarsi su una prudente asset allocation focalizzata a consolidare la redditività corrente e a ridurre l’assorbimento di capitale. Si continuerà, inoltre, ad implementare la strategia di de-risking del portafoglio. Nel segmento danni, come detto, si  continuerà la riallocazione del capitale di rischio dai rischi finanziari verso quelli assicurativi, con l’obiettivo di migliorare il risultato operativo aumentando il ritorno sul capitale investito.
Si prevede una riduzione delle significative componenti straordinarie che hanno inciso nel 2011, con una crescita del risultato operativo sia vita che danni, nonché del risultato netto di Gruppo.

SEGMENTO VITA: SOLIDA REDDITIVITA’ CON POSITIVA RACCOLTA NETTA VITA ED ELEVATI MARGINI SULLA NUOVA PRODUZIONE

I premi vita sono stati pari a € 46.394 milioni (-9,3%) a causa dell’andamento dei premi unici, che hanno risentito dell’offerta da parte delle reti bancarie di prodotti finanziari ad alti rendimenti a breve termine. In evidenza la buona performance dei più redditizi premi annui (+3,4%), grazie alla forza della rete distributiva basata su canali proprietari.

Per quanto riguarda la nuova produzione, la raccolta in termini Ape (Annual Premium Equivalent) raggiunge € 4.787 milioni (-9%; € 5.333 milioni FY10) nonostante il calo dei premi unici (-24,8%). In crescita la nuova produzione dei premi annui (+2,7%), soprattutto in Italia (+7,7%).

L’attività vita si è contraddistinta per l’elevata qualità del business, che ha registrato un valore della nuova produzione (NBV) pari a € 976 milioni, con buoni risultati in tutti principali mercati del Gruppo. Si mantengono elevati i margini sulla nuova produzione NBM (al 20,4%) grazie in particolare allo sviluppo dei premi annui.

Segmento Vita
€ mln        Premi APE Margine NBM
  31/12/2011 Δ 31/12/2011 Δ 31/12/2011 Δ
Italia 12.711 -7,9% 1.715 -2,9% 21,8% +3,4 p.p.
Francia 9.007 -20,9% 939 -19,8% 13,7% +1,2 p.p.
Germania 13.534 -1,6% 908 -7% 18,3% +0,6 p.p.
CEE 1.678 -6,2% 147 -8,9% 35,8% +3,5 p.p.
Totale 46.394 -9,3% 4.787 -9% 20,4% +0,7 p.p.

Guardando ai singoli mercati di operatività del Gruppo, l’Italia ha registrato il migliore risultato in termini di valore della nuova produzione (NBV) a € 374 milioni e margini sulla nuova produzione (NBM) al 21,8%. Elevati anche i margini del business vita in Germania (18,3%) e nei Paesi dell’Europa centro-orientale (35,8%).

Per effetto del già citato positivo andamento della Raccolta netta vita, le Riserve tecniche nette  del segmento crescono dell’1% a € 316.564 milioni (€ 313.348 milioni FY10).

SEGMENTO DANNI: FORTE SVILUPPO DEI VOLUMI E DELLA PROFITTABILITA’

La forte crescita della produzione e l’elevata redditività tecnica hanno spinto le performance nel segmento danni che ha chiuso l’anno con una crescita del 38,3% del risultato operativo a € 1.561 milioni (€ 1.128 milioni FY10). Significativo è stato lo sviluppo in Italia (+94,4%), in Francia (+69,1%), in Spagna (+32%) e nei Paesi dell’Europa Centro-orientale (+30,9%).

Il combined ratio è migliorato di 2,3 punti percentuali a 96,5% (98,8% FY10) grazie in particolare al calo del loss ratio, che passa a 69% da 71,3% di fine 2010. La riduzione di 2,3 p.p. del loss ratio è attribuibile in particolare al miglioramento di 1,7 p.p. della sinistralità corrente, che esclude l’impatto delle catastrofi. Rimane stabile, nonostante la crescita dei premi, l’expense ratio a 27,6% (27,5% FY10).

Segmento Danni
€ mln Premi Combined Ratio
  31/12/2011 Δ 31/12/2011 Δ
Italia 7.501 +0,8% 96,8% -2,8 p.p.
Francia 4.057 +4,2% 98,7% -2,6 p.p.
Germania 3.062 +2,2% 94,4% -0,8 p.p.
CEE 2.261 +1,3% 89,5% -3,7 p.p.
Totale 22.765 +3,2% 96,5% -2,3 p.p

L’indice di riservazione netto, pari al rapporto tra l’ammontare complessivo delle riserve nette e i premi netti di competenza, è pari a 146,2% (148,8% FY10), confermando la prudente politica di riservazione del Gruppo.

SEGMENTO FINANZIARIO

Nel settore dell’asset management le masse gestite totali sono state pari a € 424.433 milioni (€ 432.043 milioni FY10) mentre quelle di terzi si sono attestate a € 88.207 milioni (+3,4% a termini omogenei).

Il risultato operativo del segmento finanziario è stato pari a € 342 milioni (€ 354 milioni FY10). L’andamento (-3,3%) è stato influenzato, in particolare, dal calo delle commissioni nette a fronte dell’andamento dei mercati finanziari. Positivo invece l’andamento del risultato netto della gestione finanziaria grazie in particolare all’incremento del margine di intermediazione.

INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIO AMBIENTALI

Il Valore Aggiunto Globale (VAG), che esprime la ricchezza che le attività svolte dal Gruppo nel corso dell’esercizio hanno generato a favore delle diverse classi di stakeholder, ha raggiunto € 12,7 miliardi. Crescono gli importi a favore dei dipendenti, degli agenti e, in particolare, della comunità (+7,9%).

Distribuzione del Valore Aggiunto Globale
€ mln 31/12/2011 31/12/2010 Δ
Impresa 546 1.003 -45,6%
Azionisti 607 1.015 -40,2%
Dipendenti 4.265 4.144 +2,9%
Agenti e promotori 5.366 5.318 +0,9%
Stato 652 869 -25%
Finanziatori 1.253 1.237 +1,3%
Comunità 49 46 +7,9%
Valore Aggiunto Globale 12.737 13.633 -6,6%

Il Consiglio di Amministrazione ha convocato l’Assemblea degli Azionisti, sia in sede ordinaria che straordinaria, per i giorni 23-26-28 aprile 2012. In sede ordinaria, l’Assemblea delibererà, oltre che sull’approvazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2011 e sulla distribuzione del dividendo, anche sulla nomina di un componente del Consiglio di Amministrazione (per effetto della scadenza tecnica del mandato del dott. Galateri quale componente il board di Generali) e sulla politica di remunerazione contenuta nella relativa relazione annuale. In sede straordinaria, delibererà sulle modifiche statutarie funzionali ad introdurre le c.d. quote di genere nella composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, in conformità alla normativa di recente emanazione; a rendere facoltativa la nomina del Consiglio Generale; a porre limiti di età per l’assunzione delle cariche di componente del Consiglio di Amministrazione, di Presidente e di Amministratore delegato. Le relazioni del Consiglio all’assemblea saranno pubblicate sul sito internet della Società (www.generali.com) entro i termini di legge.

Il Consiglio ha approvato la Relazione annuale 2011 sul governo societario e gli assetti proprietari e definito i target relativi al secondo ciclo del Long Term Incentive Plan, approvato dall’Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2011: le informazioni su tale Piano richieste dall’art. 84-bis, comma 5, del Regolamento Emittenti saranno disponibili, entro i termini di legge, sul predetto sito internet nella parte Documenti della sezione Governance.

lI Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Raffaele Agrusti, dichiara ai sensi del comma 2 dell’articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

(*) Le variazioni sono calcolate a termini omogenei
(**) Tale svalutazione è stata effettuata anche a seguito di una perizia indipendente, sulla base di un valore implicito di Telecom Italia di 1,5 euro per azione.