Risultati consolidati al 31.12.2010. Utile netto a € 1,7 mld (+30%). Dividendo sale a € 0,45 per azione (+28,6%)

16 marzo 2011 - 17:09 price sensitive

L’utile netto a € 1,7 mld (+30%)

Dividendo sale a € 0,45 per azione (+28,6%); pay-out del 41,1%

RISULTATO OPERATIVO A € 4,1 MLD (+11,7%), GRAZIE ALLA PROGRESSIONE DEL SEGMENTO VITA CHE SUPERA PER LA PRIMA VOLTA € 3 MLD

  • Risultato operativo vita (+23,5%) grazie a crescita volumi, stabili margini tecnici e ottima performance della gestione finanziaria e immobiliare
  • Risultato danni a € 1,1 mld (-11,4%) con Combined Ratio a 98,8% (98,3% FY09) con incidenza dei sinistri catastrofali per 1,9 punti percentuali 

EFFICACE MODELLO DISTRIBUTIVO E DIVERSIFICAZIONE GEOGRAFICA SPINGONO I PREMI OLTRE € 73 MLD (+3,8%). RECORD NEI PREMI VITA OLTRE € 50 MLD

  • Forte crescita della produzione vita grazie alla raccolta realizzata in Italia (+6,8%), Germania (+12,5%) ed Est Europa (+5,6%). Continua la forte progressione di sviluppo in Cina (+44,7%)
  • Robusta crescita del danni (+2,1%) grazie in particolare ai risultati di Italia e Francia
  • Si conferma ai massimi del mercato la raccolta netta vita a oltre € 16 mld (+0,3%) che spinge riserve tecniche nette a € 313 mld (+9,4%)

Si conferma l’elevata strategicità dell’attività nei Paesi dell’Est Europa, la cui incidenza sul Gruppo in termini di risultato operativo è cresciuta, tra il 2007 e il 2010, dal 1,8% al 9,3%.

Il Group CEO di Generali, Giovanni Perissinotto, ha affermato:I risultati 2010 testimoniano come Generali, nonostante il perdurare del difficile contesto economico-finanziario, cresce in maniera robusta, con un risultato nel vita che è il migliore mai raggiunto nel Gruppo, grazie in particolare alla performance nella gestione degli investimenti. I driver di questa crescita sono stati il solido modello distributivo, forte delle nostre reti proprietarie, la leadership raggiunta nei mercati core - Italia, Francia e Germania - e l’ottimo posizionamento in quelli ad alto potenziale di sviluppo”.
“Il nostro network distributivo, la qualità della raccolta vita e danni, la capacità di gestire gli investimenti
– ha aggiunto il CEO - ci fanno prevedere, in uno scenario di progressiva stabilizzazione dei mercati in cui opera il Gruppo e di moderato aumento dei tassi, un trend di crescita dei nostri risultati anche nel medio periodo”.

Trieste - Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali, che si sta riunendo oggi sotto la presidenza di Cesare Geronzi, ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio della Capogruppo relativi all’esercizio 2010.

Generali ha chiuso il 2010, caratterizzato da uno scenario di incertezza e volatilità dei mercati, con un significativo sviluppo dei premi a oltre € 73 miliardi (+3,8%) e una elevata redditività del business come mostra il risultato operativo che è stato superiore ai € 4 miliardi (+11,7%), centrando la parte più alta del range obiettivo fissato un anno fa per il 2010. Il modello distributivo basato su reti proprietarie, l’efficace strategia di diversificazione geografica, il fermo controllo delle dinamiche dei costi e l’ottimo andamento della gestione tecnica e degli investimenti, hanno permesso di realizzare un utile netto a € 1.702 milioni (+30%; € 1.309 milioni a fine 2009), mostrando una delle crescite più elevate del settore.

Il risultato operativo complessivo è stato spinto dal risultato del segmento vita, che è cresciuto a € 3.026 milioni (+23,5%; € 2.451 milioni nel 2009). È il più alto risultato del segmento vita mai registrato dal Gruppo, ottenuto in particolare grazie ad una crescita dei volumi premi basata su prodotti ad elevato valore aggiunto e al positivo contributo della gestione degli investimenti al margine finanziario del segmento. Al risultato vita hanno contribuito in particolare il buon andamento in Italia (+17,6%), Germania (+46,9%) e Francia (+31,1%).
Il risultato operativo del segmento danni, che ha registrato un forte recupero nell’ultimo trimestre (+18,1% rispetto il 4Q09), è stato pari a € 1.128 milioni (-11,4%; € 1.274 milioni a fine 2009). Significativa è stata l’incidenza delle catastrofi naturali, soprattutto nei paesi CEE, che si sono verificate nel periodo e hanno pesato per circa € 380 milioni (€ 110 milioni in più rispetto al 2009). Sul risultato ha anche influito l’andamento dei tassi a breve termine - che maggiormente caratterizzano gli investimenti del segmento – che si sono mantenuti a livelli bassi per tutto il 2010.
L’attenta politica sottoscrittiva, l’ottimizzazione dei processi liquidativi e il controllo delle spese di amministrazione hanno comunque permesso di mantenere una redditività tecnica positiva nel segmento danni. Il Combined Ratio si è attestato infatti a 98,8% in linea con il valore dei primi 9 mesi dell’anno e solo in leggera crescita rispetto alla fine del 2009 (+0,5 punti percentuali; 98,3% a fine 2009) nonostante l’impatto delle catastrofi (la tempesta Xynthia, le alluvioni in Francia e nell’Europa Centro-orientale e il terremoto in Cile) che hanno pesato per 1,9 p.p.

Alla crescita del risultato complessivo ha inoltre contribuito positivamente il contenimento delle spese amministrative del Gruppo la cui incidenza rispetto ai premi netti si è ulteriormente ridotta al 3,2% (3,3% a fine 2009).

Risultato operativo 
€ mln Risultato operativo Vita Risultato operativo Danni Risultato operativo Totale
  31/12/2010    Δ 31/12/2010    Δ 31/12/2010    Δ
Italia 1.188 17,60% 206 271,40% 1.537 29,80%
Francia 596 31,10% 149 -39,30% 754 6,80%
Germania 354 46,90% 308 19,20% 713 29,60%
CEE 177 -40,40% 218 -32,20% 419 -34,50%
Totale 3.026 23,50% 1.128 -11,40% 40.77 (1) 11,70%
(1) Il risultato operativo Totale di Gruppo comprende i risultati dei segmenti Vita, Danni e Finanziario, le spese di holding e le rettifiche di consolidamento

INVESTIMENTI: ELEVATA REDDITIVITA' IN CONTESTO DI BASSI TASSI DI INTERESSE

Complessivamente, la componente degli investimenti il cui rischio è a carico della Compagnia è stata pari a € 322 miliardi, in crescita rispetto ai € 307 miliardi di fine 2009, con una suddivisione che vede il 79,2% riferito a strumenti finanziari a reddito fisso, il 8,5% ad azioni, il 4,9% ad investimenti immobiliari, il 3,7% ad altri investimenti, il 3,8% a disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

Investimenti propri (1) 31/12/2010 31/12/2009    
Strumenti a reddito fisso 79,20% 78,60%    
Azioni 8,50% 9,10%    
Immobiliare (2) 4,90% 4,80%    
Altri investimenti (3) 7,50% 7,60%    
Totale €321,7 bln €307,3 bln    
(1) Gli investimenti propri includono capitale proprio e fondi assicurativi (ad es., unit linked esclusi)
(2) Inclusi fondi comuni
(3) Inclusi cassa ed equivalenti, investimenti in controllate, società associate e Joint Venture, derivati, crediti da banche e clienti

 La strategia degli investimenti del Gruppo ha privilegiato quelli finalizzati a preservare la redditività corrente nel contesto di bassi tassi di interesse, in particolare sulle brevi durate, senza alterare significativamente il profilo di rischio. La dinamica gestione degli investimenti ha permesso di raggiungere una redditività corrente calcolata sui valori di bilancio di 4,2% (4,3% a fine 2009).
Nel quadro della strategia sopra descritta, nella prima parte dell’anno, il Gruppo ha aumentato l’esposizione in corporate bond e allungato le duration, per poi ridurle nell’ultima parte del 2010, sfruttando il rialzo dei tassi dei titoli governativi. A fine 2010 si è registrata quindi una lieve diminuzione della componente corporate al 44,1% (45,3% a fine 2009), compensata dal relativo aumento dei titoli governativi. Per quanto riguarda la componente obbligazionaria, la redditività corrente calcolata sui valori di bilancio è stata del 4,3% (4,4% a fine 2009).
È stato inoltre attuato un decremento della componente azionaria, che ha prodotto una redditività corrente calcolata sui valori di bilancio del 3,2% (3,5% a fine 2009). Crescono gli investimenti nel settore immobiliare, che realizzano una redditività corrente calcolata su valori bilancio che cresce al 7,8% (7,6% a fine 2009).

ROBUSTA SOLIDITA' FINANZIARIA: CRESCE IL PATRIMONIO NETTO

Le performance del Gruppo si accompagnano ad una struttura del capitale che si conferma robusta, come evidenzia la crescita del patrimonio netto a € 17,5 miliardi (€ 16,7 miliardi a fine 2009). La solidità del Gruppo è dimostrata anche dagli indici di solvibilità. In termini di Solvency I l’indice è pari a 132% (128% a fine 2009). Tenendo conto delle plusvalenze immobiliari disponibili su autorizzazione delle Authority, tale indice si attesta a 140%. L’indice di Solvency II - calcolato secondo il modello interno di Economic Balance Sheet calibrato su un rating AA - a 160% (da 187% a fine 2009), in riduzione a causa del già citato andamento degli spread sui titoli governativi italiani. L’Embedded Value, valore intrinseco del Gruppo, si è attestato a € 27 miliardi (€ 27,3 miliardi a fine 2009).

CRESCE IL DIVIDENDO

Questi risultati permettono a Generali di proporre un dividendo unitario per l’esercizio 2010 di € 0,45 per azione, in crescita del 28,6% (€ 0,35 nel 2009). Il dividendo complessivo relativo alle azioni in circolazione è pari a € 698,75 milioni con un pay-out del 41,1%. Il dividendo sarà in pagamento dal 26 maggio con stacco cedola a partire dal 23 maggio 2011.

OUTLOOK

Raccolta. Tenuto conto dello scenario finanziario e macroeconomico previsto per il 2011, nel settore vita si prevede di confermare a livello produttivo gli ambiziosi livelli dell’esercizio 2010, privilegiando tuttavia prodotti a più basso assorbimento di capitale ed a più alto ritorno in termini di valore della nuova produzione, con conseguente tenuta della marginalità della stessa, anche grazie alla politica di contenimento dei costi. Per i rami danni si prevede una conferma dei tassi di crescita della raccolta del Gruppo osservati nel 2010, derivante oltre che dal buon andamento del business Non Auto, dalla ripresa del ramo Auto.
Redditività danni. Ipotizzando eventi di natura catastrofale a livello fisiologico, si prevede inoltre un miglioramento dei margini tecnici complessivi sia a seguito del cambiamento nella composizione del portafoglio più orientato verso le linee Non Auto retail, che del mantenimento degli attuali livelli di efficienza operativa e del perdurare degli effetti delle politiche tariffarie poste in atto dal Gruppo.
Investimenti. Infine, la politica degli investimenti finanziari e immobiliari continuerà a basarsi su una prudente asset allocation focalizzata a consolidare la redditività corrente. In particolare, la strategia di investimento del Gruppo continuerà a focalizzarsi su un aumento degli investimenti obbligazionari governativi e degli investimenti immobiliari, nell’ottica di garantire un adeguato rendimento nel medio-lungo termine in particolare nel segmento vita, limitando l’esposizione alla volatilità del mercato.
Sulla base dello scenario sopradescritto, si prevede una crescita dei margini operativi del Gruppo e del risultato netto rispetto ai livelli del 2010.

ATTIVITA’ VITA: RISULTATO RECORD DELLA NUOVA PRODUZIONE APE

Sul versante della produzione i premi lordi del segmento sono ammontati a € 51.098 milioni (+4,5%; € 48.894 milioni a fine 2009), in particolare grazie alle ottime performance della raccolta in Italia (+6,8%), Germania (+12,5%), Est Europa (+5,6%) e nei Paesi emergenti. Si registra una forte crescita in Cina (+44,7%) e in Sud America (+53,3%). In Francia i premi risultano in calo del 7,9% per effetto della decisione di aumentare la profittabilità tecnica puntando su polizze a maggior rendimento piuttosto che sui volumi.

Anche la nuova produzione in termini di APE mostra uno sviluppo significativo, con un risultato record, a € 5.333 milioni (2,8%) grazie ai risultati conseguiti in Italia (+3,6%) e nei paesi dell’Europa Centro-orientale (+8,7%).

La scelta di indirizzare la raccolta verso prodotti a basso assorbimento e ad alto rendimento di capitale ha permesso di mantenere un elevato New Business Value a € 1.050 milioni (-6,9%) con margini sulla nuova produzione (NBM) che si sono attestati al 19,7%, in significativa crescita rispetto al primo semestre del 2010 (17,8%). Il leggero calo rispetto a fine 2009 (21,7%) è dovuto sostanzialmente all’allargamento dello spread tra tassi governativi e curva swap (percezione del rischio paese) che ha impattato negativamente in particolar modo in Italia.

Si conferma anche l’elevata Raccolta netta vita (1) a € 16,1 miliardi (+0,3%), che ha permesso la crescita delle riserve tecniche nette vita a € 313.348 milioni (+9,4%; € 286.404 milioni a fine 2009).

Premi lordi e raccolta netta Vita
€ mln Premi lordi Raccolta netta
  31/12/2010 31/12/2009 Δ 31/12/2010 31/12/2009 Δ
Italia 13.794 12.913 6,80% 1.790 1.182 51,40%
Francia 11.394 12.377 -7,90% 4.444 5.841 -23,90%
Germania1 13.756 12.229 12,50% 4.923 4.077 20,80%
CEE 1.766 1.672 5,60% 534 700 -23,80%
Totale 51.098 48.894 4,50% 16.133 16.083 0,30%
(1) Including Health business

ATTIVITA’ DANNI: FORTE RIPRESA DELLA PRODUZIONE

In un contesto macroeconomico ancora incerto, il Gruppo ha registrato nel 2010 una ripresa della raccolta dei premi Danni (+2,1% a € 22.090 milioni), spinta in particolare dalla Francia (+3,7%) e dall’Italia (+1,2%). Rispetto al dettaglio della composizione del portafoglio, la cui componente retail è di circa 77,2%, si evidenzia che i premi auto rappresentano il 40,5% e quelli non auto il restante 59,5%.

L’indice di riservazione netto, pari al rapporto tra l’ammontare complessivo delle riserve nette e i premi netti di competenza, si attesta a 148,8%, in linea con il dato a fine 2009 (149,1%), confermando la prudente politica di riservazione del Gruppo.

Premi lordi Danni e Combined Ratio
€ mln Premi lordi Combined Ratio
  31/12/2010 31/12/2009 Δ 31/12/2010 31/12/2009 Δ
Italia 7.440 7.353 1,20% 99,60% 102,40% -2,8 pp
Francia 3.892 3.754 3,70% 101,30% 99% +2,3 pp
Germania 2.998 3.034 -1,20% 95,20% 95,60% -0,4 pp
CEE 2.246 2.204 1,90% 93,20% 87,90% +5,3 pp
Totale 22.090 21.636 2,10% 98,80% 98,30% +0,5 pp

SEGMENTO FINANZIARIO

Nel settore dell’Asset Management le masse gestite sono ammontate a € 432.043 milioni (+6,4% rispetto fine 2009), di cui quelle di terzi sono state pari a € 92.980 milioni (+17,3%).

Il risultato operativo del segmento finanziario è pari a € 354 milioni, in calo del 18,2% rispetto a fine 2009, sostanzialmente a seguito degli investimenti per i programmi di sviluppo del Gruppo BSI nel Far East. Le commissioni nette sono state pari a € 894 milioni (+12,8%) rispetto a € 792 milioni dell’esercizio 2009.

INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIO AMBIENTALI

Il Gruppo per la prima volta ha analizzato già in sede di bilancio consolidato 2010 un set di indicatori di performance socio ambientali, relativi in particolare al valore aggiunto, risorse umane, comunità e ambiente.

In particolare, il Valore Aggiunto Globale (VAG), che esprime la ricchezza che le attività svolte dal Gruppo nel corso dell’esercizio hanno generato a favore delle diverse classi di stakeholder, è aumentato del 7,9% rispetto al periodo precedente. Crescono gli importi destinati a tutti gli stakeholder, fatta eccezione per i finanziatori a seguito del calo dei tassi di mercato.

Distribuzione del Valore Aggiunto Globale 
€ mln 31/12/2010 31/12/2009 Δ
Impresa 1.003 764 31,30%
Azionisti 1.015 1.002 1,30%
Dipendenti 4.144 3.931 5,40%
Agenti e promotori 5.318 5.136 3,50%
Stato 869 498 74,50%
Finanziatori 1.237 1.263 -2%
Comunità 46 41 10,40%
Valore Aggiunto Globale 13.633 12.635 7,90%

Per quanto riguarda alcune recenti notizie di stampa riguardanti i rapporti con il Gruppo ceco PPF, si ritiene opportuno precisare che la costituzione della joint venture Generali-PPF nell’area CEE è un’operazione di alto contenuto strategico in quanto ha  consentito al Gruppo Generali di diventare uno degli operatori leader di quest’area  a grande redditività e con elevate potenzialità di crescita. Infatti, i paesi CEE sono ora diventati una delle 4 aree più importanti per il nostro Gruppo come dimostra la crescita dell’incidenza del risultato operativo sul totale che passa dal 1,8% del 2007 (anno antecedente la costituzione della joint venture) al 9,3%  del 2010; anche l’incidenza dei premi complessivi aumenta dal 2,4% al 5,5% ma in misura inferiore all’incremento del risultato operativo a dimostrazione dell’ottima redditività di questa area.

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Raffaele Agrusti, dichiara ai sensi del comma 2 dell’articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

(1) La differenza tra i premi incassati e i pagamenti per scadenze e riscatti