Storia delle azioni 1923

Per deliberazione dell’assemblea del 27 ottobre 1923 si procedette ad un ulteriore aumento del capitale sociale, portato a Lire 40.000.000 con contemporanea sistemazione del valore nominale delle azioni, attuato mediante le seguenti operazioni simultanee:

  1. riduzione del valore nominale delle 6.300 azioni da Lire 2.100 a Lire 2.000, verso restituzione di Lire 100 per azione;
  2. frazionamento di ognuna delle dette 6.300 azioni da nom. Lire 2.000 in 4 azioni da nom. Lire 500, così da ripartire il capitale sociale in 25.200 azioni da nom. Lire 500 ciascuna;
  3. emissione di 54.800 nuove azioni da nom. Lire 500 ciascuna, interamente versate, in ragione di 2 azioni nuove per ogni vecchia posseduta e verso pagamento di Lire 500 per azione. Di queste nuove azioni, 4.400 furono messe per il loro collocamento a disposizione del Consiglio Direttivo.
    In tal modo il capitale risultò suddiviso in 80.000 azioni nominative del valore nominale di Lire 500 ciascuna. Tale deliberazione venne omologata con provvedimento del Ministero dell’Economia Nazionale del 23 maggio 1924 No. 11911.

L’operazione di frazionamento delle vecchie azioni e l’emissione delle nuove fu eseguita nel dicembre 1923, mediante la consegna agli azionisti di buoni provvisori nominativi. Questi buoni sono stati sostituiti in data 1.10.1924 con titoli definitivi, da una o più azioni da nom. Lire 5000, numerati progressivamente.
La deliberazione dell’assemblea generale del 27 ottobre 1923 è stata trascritta nel Registro del Commercio in base a conchiuso del 5 gennaio 1925, Firm. 477/25 – Soc. 1130.